20 aprile 2024 – tempo pasquale

Sabato 20 aprile – Dodicesimo punto

 SABATO SI CAMBIA:

Il dono dell’intelletto

 Un semplice richiamo ad un dono dello Spirito Santo tra i sette che invochiamo. Lo facciamo attraverso le chiare e incisive parole di Papa Francesco

(nb i mosaici sono stati fotografati dal vivo nel santuario di Ta Pinu a Malta) 

  1. Non si tratta qui dell’intelligenza umana, della capacità intellettuale di cui possiamo essere più o meno dotati. È invece una grazia che solo lo Spirito Santo può infondere e che suscita nel cristiano la capacità di andare al di là dell’aspetto esterno della realtà e scrutare le profondità del pensiero di Dio e del suo disegno di salvezza. Però, come suggerisce la parola stessa, l’intelletto permette di “intus legere”, cioè di “leggere dentro”: questo dono ci fa capire le cose come le capisce Dio. Gesù ha voluto inviarci lo Spirito Santo è un bel regalo che il Signore ha fatto a tutti noi.
  2. È il dono con cui lo Spirito Santo ci introduce nella intimità con Dio e ci rende partecipi del disegno d’amore che Lui ha con noi. E’ chiaro allora che il dono dell’intelletto è strettamente connesso alla fede. Quando lo Spirito Santo abita nel nostro cuore e illumina la nostra mente, ci fa crescere giorno dopo giorno nella comprensione di quello che il Signore ha detto e ha compiuto.
  3. Lo stesso Gesù ha detto ai suoi discepoli: io vi invierò lo Spirito Santo e Lui vi farà capire tutto quello che io vi ho insegnato; capire l’insegnamento di Gesù, la Sua Parola, capire il Vangelo, capire la Parola di Dio; uno può leggere il Vangelo e capire qualcosa ma se noi leggiamo il Vangelo con questo dono dello Spirito Santo possiamo capire la profondità delle parole di Dio e questo è un grande dono, un dono che tutti noi dobbiamo chiedere, e chiedere insieme: “Dacci Signore il dono dell’intelletto”.

E questo è quello che fa lo Spirito Santo con noi, come per i discepoli di Emmas: ci apre la mente, per farci capire meglio le cose di Dio, le cose umane,  tutte le cose.

Dio disse: “Sia la luce!”. E la luce fu (Gen,1,3)

Col prodigio stupendo della luce,
rifulgente primizia,
hai dato origine al mondo
e all’implacabile corsa dei giorni.

Tu che hai domato il caos tenebroso
con l’alternarsi mirabile
di aurore e di tramonti,
ascolta, Padre, la voce che implora.

Oh! Non accada all’anima,
dispersa nei beni fuggevoli,
di legarsi ostinata alla colpa
e perdere la tua vita;

ma, immune dal peccato,
eluso ogni pericolo,
arrivi alla porta del cielo
ed entri al premio eterno.

Ascolta, Dio pietoso, la preghiera
per Gesù Cristo Signore,
che regna con te nei secoli
e con lo Spirito Santo. Amen