Terza domenica di Pasqua
Un battesimo
È sempre intenso l’accompagnamento di un adulto ai sacramenti dell’iniziazione cristiana. In questi ultimi tre anni abbiamo accompagnato tre donne catecumene e in questa domenica Ida, la quarta catecumena, si appresta ad entrare nella comunità dei figli di Dio. Tre anni di preparazione, accompagnata da Monika, in un progressivo avvicinamento al vangelo, alla vita liturgica e alla comunità di santo Stefano.
Quest’anno sono 83 i catecumeni che nella diocesi di Milano hanno ricevuto il battesimo a Pasqua o nelle settimane del tempo pasquale (come il giovane Francesco di Lavanderie). Chi si accosta alla Chiesa per chiedere questo dono intravede la novità che l’immersione battesimale produce. Si prepara, si lascia guidare e avverte che anche Dio, da parte sua, desidera venirgli incontro.
Solo l’abitudine, ahimè, impedisce di notare la potenza di questa “immersione nella vita stessa di Dio!”. Un pericolo che toccherà tutti i credenti, evitato solo ripartendo da quel fonte battesimale e dal dono ricevuto. Sappiamo come si è esposti al peccato o allo sfilacciarsi del legame con il divino. In questo caso è possibile riscoprire la bellezza del sacramento della Confessione che per molti risulta incomprensibile e inutile.
Utile invece potrà essere la proposta di vivere questo sacramento “sei volte all’anno”: quando cioè la liturgia ci offre “un sussulto”. Si tratta dell’inizio di Avvento, di Natale, di inizio della Quaresima, di Pasqua, di Pentecoste e in occasione della festa di san Rocco o in estate. Sei è un numero indicativo per ringraziare del dono ricevuto al battesimo (confessio laudis), per riconoscere le cadute e i peccati (confessio vitae) e per riprendere la propria vita con la grazia del perdono (confessio fidei). Una bella possibilità? Per ora accompagniamo l’amica Ida in questo momento di rinascita.
Un testo su cui parlare
Mi riferisco alla Dichiarazione del Dicastero della dottrina della fede “Dignitas infinita”.
Testo che si può leggere su internet e che proporremo la prossima settimana.
Di cosa si tratta? Si segnala che solo il termine “dignità”, pur se condiviso da tutti, può nascondere diversi significati con possibili equivoci. Il testo aiuta a riflettere ai diversi modi in cui questo termine non è riconosciuto: dall’aborto alla maternità surrogata, dai luoghi di guerra o dalle tragedie del mare, dagli abusi sessuali alla povertà, dal cyberbullismo alla teoria del gender…
E se si provasse a leggerla insieme e a commentarla? Vedremo.
Tabacco e patatine
Mi aveva colpito, negli anni delle scuole medie, lo sciopero dei sigari che i “lombardo veneti” fecero contro Ferdinando I, imperatore di Austria!
Per non lasciare vago questo ricordo mi sono documentato meglio e ho visto come lo sciopero del tabacco da parte di uomini e donne (anche le nostre nonne “tiravamo di tabacco”) diedero inizio alle famose Cinque Giornate di Milano: siamo nel gennaio 1884. Boicottando quel monopolio crearono danni all’erario austriaco con tutte le conseguenze del caso e la spuntarono!
Nessuna lezione di storia né tanto meno un parallelo rispetto a quello che è venuto alla luce all’inizio della settimana e che, quando uscirà questo numero, è “acqua passata”.
Solo una stizza di disappunto per la recente pubblicità di una azienda del settore alimentare; mi urtava solo la notizia e, confesso, personalmente non l’ho vista. Sappiamo che spesso la provocazione, che dura il tempo di un soffio, crea la notizia e il relativo affare.
Mi permetto di riportare uno stralcio di un simpatico commento fatto da Lucia Bellaspiga su Avvenire dello scorso martedì: “La marca di patatine, quindi, se voleva farsi notare doveva alzare il tiro e così è andata oltre, superando il confine del buon gusto e soprattutto del lecito. Perché qui non si tratta di giochi di parole tutto sommato anche simpatici, ma di ironizzare sull’Ostia consacrata, che è il Santissimo. Certamente (vogliamo crederlo), gli ideatori dello spot non conoscono la materia e hanno agito per sonora ignoranza, più che per consapevole blasfemia, ma nulla giustifica una tale mancanza, specialmente in un’epoca in cui è ormai evidente che la convivenza tra i popoli funziona solo laddove il rispetto è reciproco per qualunque confessione. Tra l’altro il messaggio più evidente è che la pasionaria dello snack fritto, la madre superiora, è abbondantemente sovrappeso e pure poco sveglia. Che le patatine ingrassino e facciano male? Vade retro, Amica Chips”.
E se non si acquistasse più quel prodotto? La parola sciopero forse non è corretta, per rispetto di un termine “sacro” che nella storia ha permesso un progresso sociale (a volte forse con qualche esagerazione). Potremo parlare di boicottaggio di quella specifica marca, come se lo spot in questione fosse la pubblicità delle …“altre” aziende del settore. Se gli oratori nel prossimo periodo estivo (come immagino faranno) dovessero eliminare dai banconi del bar quella marca, insomma darebbero un “segno di stizza”. Nello stesso tempo dovremo essere onorati di avere tra le mani “la santa eucarestia, presenza viva del Signore”. A maggior ragione spetterà a noi credenti valorizzare ancora di più quel segno povero (banalizzato da quelle riprese) ma così decisivo e nuovo per la nostra esistenza. Solo una semplice considerazione, pur sapendo che i problemi della vita sono di altro spessore: un po’ libertà per dissentire e… dissociarci.
Tempo pasquale
Continua su un foglio a parte e sul sito della parrocchia di santo Stefano l’accompagnamento, giorno per giorno, a questo tempo liturgico.
Diamo attenzione alla liturgia della Parola di Dio o alla eucologia (cercare il significato su internet…) aiutando a pregare.
Al termine di questo periodo liturgico vogliamo valorizzare la Veglia di pentecoste cittadina che sarà sabato 18 maggio, ore 21, a Novegro.
A chiusura dell’anno del post Mission, iniziato con la Messa celebrata a santo Stefano in ottobre per la giornata missionaria, la Veglia di Pentecoste vuole essere la degna conclusione del nostro camminare tra le parrocchie di Segrate. Quanta luce dello Spirito Santo è necessaria per essere come il Signore ci vuole… Inviteremo il “coro della Mission” ad animare questo evento che verrà preparato insieme. Bello se partecipassimo in tanti-tanti!
Don Norberto
Forza venite gente
Venerdì 19 e sabato 20 aprile alle 21, e domenica 21 aprile alle 16, al Sanfelicinema la Compagnia teatrale Medea andrà in scena con il musical “Forza venite gente!”.
Si tratta di un anniversario importante: 10 anni fa con lo stesso spettacolo, la stessa regia, lo stesso staff tecnico e sullo stesso palco ha esordito la Compagnia dell’Anello di Mezzo dei ragazzi dell’oratorio di San Felice che ha prodotto bellissimi spettacoli per 8 anni.
Ora a quei ragazzi si sono sostituiti gli adulti, cantori dei cori “Diciottoetrenta” a di San Felice e Santo Stefano di Segrate, che sperano di poter continuare quella preziosa esperienza.
Chiediamo il vostro sostegno, sperando di farvi passare delle piacevoli serate; l’entrata sarà a offerta libera e il ricavato sarà devoluto in parte alla compagnia per la copertura delle spese, e in parte in beneficenza per l’oratorio e la parrocchia di Novegro.
Manuela Mutti
Appuntamenti
Lunedì 15 aprile
Ore 21, a San Felice: incontro dei cinquantenni dopo la pausa di Pasqua.
Martedì 16 aprile
Pellegrinaggio al santuario della Madonna di Montallegro a Chiavari.
Giovedì 18 aprile
Ore 21, nel salone della parrocchia di Milano Due, nell’ambito degli incontri “La coscienza nell’era digitale”: quarto incontro con mons. Franco Agnesi, Vicario generale della diocesi su “Educare la coscienza oggi: attualità del Cardinal Martini”
Domenica 21 aprile
Ore 19, a santo Stefano: Gruppo 35-50