24 aprile 2022

Domenica seconda di Pasqua – in Albis depositis

Non cristiani ma risorti!

Parlare oggi di “Cristiani” è indicare una categoria di persone che aderisce alla religione fondata da Gesù, che crede al Papa, che prega, che organizza la Carità, che porta avanti valori provenienti da quella impostazione.
Una categoria un tempo maggioritaria e ora non più nell’ambito europeo, una categoria modesta ma anche concreta in quei paesi dove altre forme religiose sono dominanti.
Di contro abbiamo i “Non cristiani“, quelli che alle caratteristiche sopra indicate aggiungono il “Non”, l’esclusione di quegli elementi. Molti di questi “Non cristiani” ostacolano marcatamente la vita dei cristiani; altri non sanno ancora del cristianesimo perché nessuno ne ha mai loro parlato; altri, infine, pur battezzati e pur avendo fatto il catechismo e gli educatori, non vogliono più avere a che fare con questa categoria perché considerata dogmatica, perché portatrice di brutte esperienze o per altri motivi. Di fatto, collocare “i cristiani” in una categoria, fa nascere la categoria opposta spesso anche in una forma molto combattiva.
E se a partire dalla Pasqua cambiassimo le parole? Dalla Pasqua nascono “i risorti”, inizia una “comunità di risorti”!
Dire “risorti” impedisce la creazione della categoria opposta perché: “Chi sarebbero i non risorti?”. Già il termine “risorti” non può indicare un club specifico dal momento che fa riferimento a coloro che sono usciti dal male, hanno fatto seccare la pianta di un egoismo che è portatrice di morte, hanno avuto in dono l’incontro con il Risorto e sono entrati in una sfera di vita che non appartiene a nessuna categoria puramente laica. Come se, usando questa terminologia, non si facesse riferimento ad una “categoria” la quale farebbe sorgere “la categoria opposta”. E se dovessimo superare proprio un concetto statico che crea una categoria comoda per un certo verso e antipatica per un altro verso?
L’incontro con il Risorto ti libera dal male perché c’è Lui, ti fa essere nella gioia perché c’è Lui, fa stare su questa terra con Lui perché cammina con noi, possiamo percepirne la Sua azione.
I risorti hanno bisogno di trovarsi certamente, si danno un appuntamento ogni domenica nella liturgia dove Lui c’è, parla, si consegna, ci raduna, ci sostiene, ci consola, ci sprona: sempre il Risorto! Vogliamo appartenere ai risorti?

Dopo il Triduo pasquale

Molta gente quest’anno ha partecipato alla veglia pasquale, più che alle celebrazioni liturgiche del giovedì e del venerdì santo. Se ricordo la veglia pasquale del 2020 in cui eravamo in nove persone mentre tutti si era chiusi in casa…
Segno di scoperta della centralità della Pasqua? Non so, forse non tutti erano della nostra parrocchia, qualcuno era ospite da amici o da figli.
Di fatto considerando le tre celebrazioni significative (Messa in Cœna domini del giovedì, Celebrazione della morte del Signore del venerdì, Veglia pasquale del sabato notte) non si ha la sensazione che il popolo cristiano o dei risorti ne percepisca il senso, la sua ricchezza, la bellezza. I tre giorni del Triduo, così come li abbiamo indicati, non possono essere assorbiti in semplici momenti “facoltativi o innocui”. Come se questi momenti non incidessero sulla nostra condizione di donne e uomini risorti. Non è solo una presenza fisica di persone sapendo che molti prendono l’occasione delle lunghe vacanze per tornare al paese, visitare i parenti o fare un viaggio. Presenti a Segrate o in altre località si avrà l’accortezza di scegliere questi tre giorni in cui vivere, nella liturgia, la relazione con il Signore risorto? Perché di questo i discepoli vivono e si nutrono.

Ed ora via al tempo pasquale!

Perseguiamo nell’opera di comprendere e vivere questo tempo liturgico e non solo renderlo “fine scuola” o “preparazione all’estate”. Conviene parlarne ancora… ce ne vorrà di tempo affinché si riscopra la bellezza di questo periodo!
Se il 40 è il numero dell’Avvento e della Quaresima, il 50 è il numero che abbraccia il tempo dalla Pasqua a Pentecoste, numero della pienezza per molti motivi. Ecco alcune indicazioni al di là di quello che ognuno potrà e vorrà fare.

Attenzione alla domenica: 6 + 1

Sei domeniche di Pasqua per arrivare all’Ascensione che celebreremo giovedì 25 maggio e così… siamo a quaranta giorni dalla Pasqua.
Poi una domenica che ci introduce alla festa di Pentecoste: il 5 giugno.

Domenica della Missione: 1° maggio e 22 maggio

Ultimi due appuntamenti di formazione con i nostri amici missionari che ha visto complessivamente (nelle due sedi) la partecipazione sempre di un centinaio di persone. Obiettivo: imparare a confrontarci sulla nostra fede e prepararci alla “Mission Segrate” nel marzo 2023.
È possibile partecipare anche una volta sola per “provare” uno stile che poi continueremo tra le nostre parrocchie. Sempre bello chi viene e sa coinvolgere una o due persone!
Ora la proposta di incontrarci alla domenica mattina con inizio alle ore 8.30 celebrando al termine anche la liturgia eucaristica specifica. Domenica 22 maggio proponiamo anche la condivisione del pasto (domenica 1° maggio sarà facoltativo).

Celebrare alcuni sacramenti

Tempo pasquale per vivere Sacramenti che scaturiscono dalla Pasqua cristiana e fanno entrare nella vita nuova. Ecco l’Iniziazione alla vita nuova:
– Battesimo per i bambini: domenica 1° – 22 – 29 maggio, ore 15: ci saranno 21 bambini
– Festa dei bambini battezzati nel 2020 e 2021: domenica 8 maggio, ore 16
– Battesimo, Cresima, Eucarestia di una adulta: domenica 29 maggio, ore 18
– Prima Comunione: sabato 7 – 14 – 21 e 28 maggio, alle ore 15.30: ci saranno 94 ragazzi
– Cresimandi a san Siro: sabato 28 maggio

Tutti i giorni fino a Pentecoste

Riproponiamo, aggiornata, la proposta di preghiera giornaliera organizzata lo scorso anno, con un pensiero sulla Parola di Dio delle liturgia e con strofe dell’Inno Akatistos dedicato a Maria e usato dalle Chiese orientali. Il testo completo sarà sul sito della parrocchia: www.santostefanosegrate.it

“Nella tua Parola noi…”

Quattro giovedì al fine di creare una familiarità con la Parola del Signore: ore 15.30 (in chiesa)
– 5 maggio, con Marco
– 12 maggio, con Luca
– 19 maggio, con Matteo
– 26 maggio, con Giovanni (in oratorio)

La Messa nei giorni feriali

Continua l’invito alla partecipazione ad una messa nei giorni feriali in un orario che precede il lavoro (ore 6.30 di mercoledì) o che porta al dopo lavoro (ore 20.45 di giovedì per il mese di maggio).

Un vangelo da soli o con amici

Invito a leggere personalmente in una settimana il vangelo indicato o gli Atti degli apostoli. Sarebbe bello farlo tra amici “in remoto” (zoom) invitandoli alla lettura di qualche capitolo: potremmo partecipare anche noi preti.
– settimana 25 – 30 aprile: vangelo di Giovanni
– settimana 2 – 7 maggio: vangelo di Luca
– settimana 9 – 14 maggio: vangelo di Matteo
– settimana 16 – 21 maggio: vangelo di Marco
– settimana 23 maggio – 4 giuugno: gli Atti degli Apostoli

Rosario nel mese di maggio

Da lunedì 2 maggio ore 20.45: Preghiera davanti alla immagine della Madonna in oratorio (al giovedì non il rosario ma la messa in onore di Maria).

Settimana di Pentecoste

Usiamo lo schema che si propone all’inizio di un momento dell’anno liturgico offrendo tempo per il sacramento pasquale della Confessione o uno spazio per il silenzio nella adorazione.
– Mercoledì 25 maggio: giornata penitenziale con sacerdoti disponibili tutto il giorno per il sacramento della Confessione.
– Giovedì 26 maggio: giornata per adorazione eucaristica nella solennità dell’Ascensione

Inoltre

– Martedì 3 maggio, alle ore 21 a Cassina de Pecchi: incontro con il Vescovo di Napoli mons. Mimmo Battaglia
– Venerdì 20 maggio: pellegrinaggio decanale al santuario di Caravaggio
– Domenica 22 maggio, alle ore 21: concerto del coro parrocchiale: “La musica con Maria”
– Sabato 28 maggio, alle ore 21: concerto organo e flauto organizzato dall’Associazione Musicale Cinque Ottavi e Orchestra Aquarius Ensemble
– Pellegrinaggio dal 2 al 5 giugno a Fatima: saremo in 12 in questo particolare santuario mariano

Benedizione delle case

Con la prossima settimana don Norberto passerà nelle case che hanno chiesto una visita per la preghiera. Arriverà prima una chiamata telefonica con cui si concorderà il giorno. Non si andrà ovviamente dalle famiglie visitate a Natale.


Sabato 30 aprile – Beatificazione di Armida Barelli e don Mario Ciceri

Donna innamorata del Signore, laica impegnata nella formazione cristiana ed umana delle donne, artefice della fondazione della Università Cattolica; il secondo, semplice prete dell’Oratorio della vicina Brianza, sacerdote nella sua normalità. Sul sito della diocesi notizie ed approfondimenti.