5 febbraio 2023

Quinta domenica dopo l’Epifania

Verso la Mission

Iniziamo una rubrica che vuole segnalare, di volta in volta, gli impegni nella preparazione immediata per la Mission Segrate che sta impegnando tutte le nostre sette parrocchie. Tre prime indicazioni.

1. Strumenti e coro

In vista della Messa di domenica 19 marzo, alle ore 16.30 presso il padiglione A, nella fiera di Novegro, parte la preparazione musicale. Preceduta dal pranzo (ne parleremo la prossima domenica) segnaliamo:

  • incontro per gli strumentisti (chitarra e altri strumenti) domenica 12 febbraio, alle ore 20.30, nella chiesa di Santo Stefano;
  • prove di canto aperto a tutti i parrocchiani che lo desiderano: domenica 26 febbraio, 5 e 12 marzo, alle ore 20,30, presso la chiesa di Santo Stefano (parcheggiare in via Ligabue); prova generale: sabato 18 marzo, al mattino, presso la fiera di Novegro.

2. Due ore di spiritualità

Ora che iniziamo, ci piacerebbe ritornare alla fonte del nostro trovarsi e preparare: il Signore! E tornando a Lui e alla sua Parola che ci appelliamo, risvegliando in noi quella relazione divina che ci spinge ad essere testimoni della Pasqua. Proponiamo per tutti, missionari e parrocchiani delle sette chiese un momento di spiritualità. Momento di preghiera, di adorazione, di silenzio, di invocazione allo Spirito, di richiamo alla maternità di Maria e della Chiesa.

Sabato 18 febbraio, dalle ore 16 alle ore 18, presso la chiesa di Redecesio.

3. Riprendiamo l’immaginetta

Lo scorso mese di settembre abbiamo distribuito una semplice preghiera con l’invito ad usarla all’inizio dell’anno pastorale. Domenica 12 febbraio verrà di  nuovo distribuita e rilanciata, così da usarla per questo ultimo mese. In fondo, ci rendiamo conto, dovrà essere lo Spirito Santo ad agire nelle nostre opere.


Ancora un attimo

Ad un mese circa dalla morte di Benedetto XVI, vale la pena rimanere ancora un attimo su di lui. Un primo motivo ci riporta all’11 febbraio 2013, quando ci fu il momento della rinuncia al ministero petrino introdotto da queste parole: “Vi ho convocati per comunicarvi una decisione di grande importanza per la vita della Chiesa”.  In secondo luogo vogliamo riascoltare l’omelia che il Vescovo Mario ha pronunciato qualche giorno fa. Non è che possiamo seguire sempre tutti gli interventi del Vescovo ma, capita, di incrociare con piacere le sue parole. Ecco un simpatico e profondo tratteggio della figura del Papa emerito a cui va sempre la nostra riconoscenza.

L’uomo esteriore si va disfacendo

Il decadimento della vecchiaia ha per ciascuno prove diverse e motivi di particolare tristezza. Per un uomo che ha amato lo studio e ne ha fatto per anni la sua passione e la sua missione, il confondersi della vista rappresenta una dura prova. La perdita della vista impedisce di leggere. Eppure Paolo testimonia che in questa situazione penosa si apre uno spiraglio su una visione di incontenibile consolazione e di invincibile esultanza: il momentaneo, leggero peso della nostra tribolazione ci procura una quantità smisurata di gloria.
Che cosa succede pertanto dei libri amati che non si possono più leggere?
Ecco: i libri si rivelano per quello che sono, persone vive che hanno scritto per condividere pensieri, domande, esperienze; e così gli occhi che non possono vedere riconoscono le presenze amiche con cui la confidenza diventa più intima e la comprensione del pensiero diventa più luminosa.
Nel farsi buio della vista che si spegne, si fanno vicino i grandi amici e prima di tutti Agostino e i padri della Chiesa, e conversano della precarietà del mondo e della vita beata. I santi, i maestri escono dai libri per affascinare con la quantità smisurata di gloria l’amico, il prof. Ratzinger, interlocutore all’altezza dei più acuti pensatori e, paziente modesto cercatore della parola semplice per dire della verità luminosa oltre la luce visibile.
Che cosa succede del pianoforte che le mani non possono più suonare?
Ecco: la musica prodotta dalle agili mani dei musicisti, riprodotta con perfezione dalla tecnologia contemporanea, accompagna con una inedita e inimmaginabile armonia. I grandi musicisti tedeschi si incantano ad ascoltare la musica dei mondi e il concerto degli angeli, anche quando l’udito si indebolisce e si confonde. Forse non c’è immagine più suggestiva di quella che dipinge la gloria di Dio come un coro di angeli che allieta la comunione dei santi e Benedetto XVI, mentre l’uomo esteriore si andava disfacendo, ha sperimentato la gioia dei cori angelici.
Che cosa succede del servizio alla Chiesa, alla Chiesa tedesca, alla Chiesa romana, alla Chiesa cattolica, quando si interrompono le responsabilità, quando giungono soltanto le notizie e le chiacchiere, le critiche e le nostalgie?
Ecco: la fede non fissa lo sguardo sulle cose visibili, ma su quelle invisibili, perché le cose visibili sono di un momento, quelle invisibili sono eterne. E l’umile servo che si è estenuato nella dedizione alla vigna del Signore si consegna all’intercessione e nella preghiera contempla l’invisibile, la Chiesa dei piccoli che amano e pregano e si rallegrano del dono di essere figli di Dio. E continua la preghiera perché si compia la volontà del Padre.
“E questa è la volontà di colui che mi ha mandato – dice Gesù – che io non perda nulla di quanto egli mi ha dato, ma che lo risusciti nell’ultimo giorno”.
Che cosa succede del mondo, delle folle innumerevoli che popolano la terra, della missione senza confini di tempo e di spazio che inquieta la Chiesa quando i movimenti sono lenti e non si può andare da nessuna parte, dopo aver tanto viaggiato e parlato le lingue dei popoli e studiato i pensieri di uomini e donne di ogni cultura?
Ecco: nei pochi incontri possibili, nei brevi dialoghi concessi, nella conversazione condotta quasi sottovoce, Benedetto XVI percorre la vita lenta e lieta dell’amicizia. L’umanità si libera dal grigiore dell’anonimato e si rivela non la folla innumerevole, ma la bellezza di ogni persona, con la sua storia e la sua pena e agli occhi della fede appare il Padre che si china su ciascuno: il Signore Dio asciugherà le lacrime su ogni volto e ciascuno è chiamato come figlio amato a partecipare alla festa preparata dal Signore degli eserciti per tutti i popoli. Siedono a mensa gli amici e rivelano la vocazione dell’umanità alla fraternità universale.
Siamo raccolti in preghiera per il suffragio e la riconoscenza verso Benedetto XVI e chiediamo la grazia che il suo magistero, la tua testimonianza continui ad ispirare il cammino della Chiesa, che sia unita, libera e lieta sotto la guida di Papa Francesco. La nostra preghiera stabilisce in questa celebrazione una particolare intimità spirituale con Benedetto XVI e vorrebbe essere un modo per lasciarsi condurre dal suo invecchiare e morire a contemplare con lui le cose invisibili allo sguardo superficiale per lasciarsi illuminare da qualche riflesso della quantità smisurata ed eterna della gloria e così vivere la tradizione come la compagnia dei santi amici, sperimentare il miracolo che trasforma i rumori della terra nell’armonia dei cieli, amare la Chiesa, il popolo dei piccoli ai quali il Padre ha rivelato la sua paternità, accogliere il mondo come una vocazione all’amicizia e alla fraternità.
Mario Delpini


Sabato 11 febbraio

Apparizione di Maria a Lourdes

Il tocco del cielo ha fatto di quel luogo un santuario dove una pietra parla, il silenzio smuove, l’acqua rinnova, la ferita si rimargina, le mani aiutano, il peccato è perdonato, la preghiera unisce, la luce rompe il buio. Il miracolo!


Un interessante video

Mi permetto di segnare un interessante incontro fatto pochi giorni fa nella basilica di San Pietro a Roma. All’interno dell’iniziativa chiamata “Cortile dei gentile” (iniziativa nata alcuni anni fa per favorire il dialogo tra la fede e mondi culturali diversi) si è svolto l’incontro dal titolo: “Lectio Petri – Rendere ragione della speranza che è in noi”
Una profonda comunicazione con il cardinal Ravasi e l’ex Presidente del Consiglio Giuliano Amato che vale la pena ascoltare.
Indirizzo web: https://www.youtube.com/live/nybWnAKevV4


Appuntamenti e avvisi

Sabato 11 febbraio memoria della apparizione di Maria a Lourdes

  • a San Felice, alle ore 11: Rosario e santa Messa
  • a santo Stefano, alle ore 15: Rosario e santa Messa animata dal gruppo OFTAL