
IL SANTO, L'UOMO E LA CONCHIGLIA
Nella nostra parrocchia dedicata a S. Stefano in Segrate Centro, in data 4 ottobre, sotto il manto della Beata Vergine del Rosario, nel mese missionario, nel giorno di San Francesco, è nato il Centro Culturale Cittadino San Rocco.
Il concetto e la finalità dei Centri sono contenuti in due aggettivi: culturali e cattolici, questo perché sono animati dalla Chiesa Cattolica e perché promuovono la cultura non solo a coloro che hanno fede esplicita e frequentano la liturgia, ma anche a coloro che non hanno fede. Il nostro Centro Culturale quindi nasce come strumento di servizio ad ambito vasto ed accetta così di fare parte dei Centri Culturali Cattolici della Diocesi, come fu concepito sin dalle origini nel 1997 sotto la guida dell'allora Card. Martini.
I Centri promuovono la cultura come “conoscenza” della realtà, come istruzione e come mentalità e per quest'ultima si intende come modo di pensare e di agire. La cultura si occupa di alimentare il pensiero nella capacita di scelta e di azione secondo la capacità di discernimento tra ciò che è buono e ciò che è meno buono. Il pluralismo etnico e culturale domanda ai credenti di realizzare il necessario rapporto tra fede e cultura; la Chiesa incontra le domande che l'uomo si pone ed in sinergia con la cultura offre ai fedeli la possibilità di crescere nella fede e ai non credenti offre l'ascolto delle loro domande facendo incontrare la gioia dell'annuncio evangelico nel tentativo di rispondere con il linguaggio fermo dell'amore.
“Tanto più facciamo circolare la cultura, tanto più si apriranno le menti all'ascolto della Parola” (Card. Martini). Sempre il Cardinale, nella lettera ai C.C.C. del 1997, con un altra frase sintetica e acuta si esprimeva cosi: "Qualunque incremento della ragione apre la mente al mistero”.
Da anni sul nostro territorio segratese le sette parrocchie, a fatica ma con altrettanta tenacia, hanno percorso un lungo cammino in ambedue gli ambiti, con il messaggio comune dell'Amore di Dio offerto a tutti nella dignità e rispetto di ogni persona. All'interno della 'palestra parrocchiale' nell'ascolto sinodale, con don Norberto e don Mauro sempre attenti e vivaci in tal senso, mi sono accorta che, come le striature della conchiglia del pellegrino che convergono in un unico punto, cosi i nostri percorsi intrapresi e collaudati negli anni possono unirsi verso un unico cuore spirituale del cammino.
La conchiglia del pellegrino che compare sull'affresco appuntata sul mantello di san Rocco nella navata centrale della chiesa di S. Stefano richiama infatti le opere buone, perché assomiglia ad una mano, simbolicamente aiuta noi 'viandanti' insieme agli altri pellegrini-stranieri a raccogliere “l'acqua viva” per dissetarci, ma ci ricorda anche quando fu riempita di acqua benedetta durante il nostro battesimo.
L'azione feconda di ciascuna parrocchia è e sarà come lievito per la nuova civiltà dell'amore.
L'orizzonte del Centro Culturale rispecchia l'evolversi dei tempi e l'alternarsi tra il passato e il presente, tra tradizione e innovazione: si propone di essere punto di convergenza e di irraggiamento, offrendo la possibilità di una presenza e servizio, sarà luogo dell'incontro tra pensieri e azioni, sarà luogo di ascolto, rispetto e tolleranza; un luogo della ricerca creativa di risposte ispirate da uno spirito di fraternità e pace.
Auspichiamo per il nuovo CCC di avere le caratteristiche del crocevia dell'incontro tra il messaggio cristiano e le diverse culture, strumento che si avvale del coinvolgimento di quanti coltivano il loro cuore attento e creano ciottoli da lasciare lungo il cammino affinché altri trovino la strada.
Stella Bigaroli: 3398374891
stella.bigaroli@gmail.com
Tutte le iniziative sono pubblicate anche sul sito della diocesi di Milano

