“Cristo ci ha liberati per la libertà!”
Carissimi,
oggi dovremmo essere arrivati al capitolo quarto della Lettera ai Galati.
La lettera è stata scritta da Paolo, probabilmente tra il 56 e il 57 d.C., in seguito a notizie sconcertanti pervenutegli sulle comunità da lui fondate in Galazia: alcuni, forse farisei convertiti, si erano introdotti in quelle comunità e avevano cercato di imporre la circoncisione e l’osservanza della legge mosaica e delle tradizioni giudaiche.
Paolo insorge con decisione contro queste deformazioni del messaggio di Gesù: «Mi meraviglio […] che voi passiate a un altro vangelo» (Gal 1,6).
Alla luce del suo incontro personale con Gesù, della sua esperienza di fede e del confronto avuto con i responsabili della comunità cristiana di Gerusalemme, l’apostolo non nega il valore “pedagogico” della legge mosaica e l’importanza delle opere, ma afferma con forza che la salvezza può venire solo da Gesù e dal rapporto con Lui.
Da qui, l’importanza della fede e del battesimo.
Già nella Genesi la circoncisione era stata presentata come «il segno dell’alleanza» (Gen 17,11); fede e battesimo, invece, non sono solo un “segno”: nella comunione personale con Gesù, “realizzano” la condizione nuova del cristiano, che scopre di essere e accetta di essere “figlio di Dio”, “rivestito di Cristo” (cfr. Gal 3,26).
Una condizione che coinvolge profondamente l’esistenza e invita a leggerla in una maniera sorprendentemente e coraggiosamente nuova: ciò che conta, in ogni condizione etnica – «non c’è Giudeo né Greco» –, sociale – «non c’è schiavo né libero» – e persino biologica – «non c’è maschio e femmina» –, è l’essere «uno in Cristo Gesù» (Gal 3,28).
La lettera può essere divisa in tre parti:
1) la difesa del vangelo di Gesù alla luce dell’esperienza di Paolo: «Il vangelo da me annunciato non segue un modello umano; infatti io non l’ho ricevuto né l’ho imparato da uomini, ma per rivelazione di Gesù Cristo» (Gal 1,11-12);
2) la difesa del vangelo di Gesù alla luce della Scrittura e della vita cristiana: «L’uomo non è giustificato per le opere della Legge ma soltanto per mezzo della fede in Gesù Cristo» (Gal 2,16);
3) le caratteristiche della libertà cristiana: «Siete stati chiamati a libertà. Che questa libertà non divenga però un pretesto per la carne; mediante l’amore siate invece a servizio gli uni degli altri» (Gal 5,13).
Temi in grado di illuminare anche la nostra vita…
Buona continuazione!
d. Claudio
Prossime tappe: entro sabato 10 giugno dovremmo concludere la Lettera ai Galati ed entro venerdì 16 giugno la Lettera agli Efesini.