Cinquanta passi verso Pentecoste
23º passo: VITA ETERNA
Venerdì 5 maggio
Testi della messa: At 13,44-52 Sal 41(42) Gv 7,25-31
“Una riga”: I giudei furono ricolmi di gelosia (atti)
Da sempre questa parola fa paura e diventa motore di odio, cattiveria. In fondo il successo degli altri ricorda la propria piccineria, il bello dell’altro fa riconoscere la nostra bruttezza. I giudei che si consideravano eletti provarono questo verso i “nuovi venuti”. Solo che essi avevo in sé il dono dello Spirito Santo, non perchè bravi ma perchè lo Spirito sa radunare e raccogliere. Mettersi di traverso fa del male e crea del male. Non è che questo ci sia nella Chiesa? Ci liberi il signore da un animo geloso e invidioso, un animo gretto e chiuso. Lo Spirito faccia nella Chiesa una continua e sempre nuova Pentecoste.
* E se pregassimo per questo?
Ventitreesimo: Vita eterna
Nella messa: Allora Paolo e Barnaba con franchezza dichiararono: “Era necessario che fosse proclamata prima di tutto a voi la parola di Dio, ma poiché la respingete e non vi giudicate degni della vita eterna, ecco: noi ci rivolgiamo ai pagani. Così, infatti, ci ha ordinato il Signore: “Io ti ho posto per essere luce delle genti, perché tu porti la salvezza sino all’estremità della terra”.
Nell’udire ciò, i pagani si rallegravano e glorificavano la parola del Signore, e tutti quelli che erano destinati alla vita eterna credettero. La parola del Signore si diffondeva per tutta la regione. (At 13,44-52)
Preghiera di chiusura
Loda il Signore, anima mia, alleluia.
Nella mia vita loderò il Signore, alleluia.
Finché avrò vita, canterò al mio Dio, alleluia.
- Tu che l’arcana voce di Dio unico Figlio proclama, o contemplata gloria degli angeli, sei la salvezza e il vigore del mondo.
- Cibo, bevanda, senso alla fatica tu sei, dolcezza alla quiete, Cristo; ogni disgusto, ogni triste livore dall’anima disperdi.
- Lieto splendore che vinci le tenebre, dall’odioso Nemico salvaci; sciogli l’impaccio delle colpe e guidaci alla dimora del cielo.
- Al Padre, eterno Signore dei secoli, all’Unigenito amato, allo Spirito dal coro dei credenti, gioiosamente si levi il cantico. Amen