17 maggio 2023 – tempo pasquale

Cinquanta passi verso Pentecoste
33º passo: CONOSCERE

Mercoledì 17 maggio

Testi della messa: At 20,17-38 Sal 26(27) Gv 14, 7-14

“Una riga”: Si è più beati nel dare che nel ricevere (atti)
Come ci dicono gli esperti questa è una “ipsissima verba Iesu”, cioè una parola espressamente detta da Gesù che però non è riportata dal vangelo ma da san Paolo in quel bellissimo discorso di Mileto prima di lasciare quella comunità. Gesù in fondo è la beatitudine fatta persona! Chi più di lui non si è messo su questa prospettiva? Credo poi che sia esperienza di tutti il senso di gioia per aver dato nella vita. Invece talvolta rischiamo di essere “con il braccino corto” nel momento che ci è chiesto di dare o di darci! Più comodo ricevere o essere riveriti.
* Possa essere e diventare questa frase una “ipsissima verba nostra”.

Trentatreesimo passo: Conoscere

Nella messa: Il Signore Gesù disse ai suoi discepoli: “Se avete conosciuto me, conoscerete anche il Padre mio: fan da ora lo conoscete e lo avete veduto”.
Gli disse Filippo: “Signore, mostraci il Padre e ci basta”. Gli ripose Gesù: “Da tanto tempo sono con voi e tu non mi hai conosciuto, Filippo? Chi ha visto me, ha visto il Padre (Gv 14,7-14)

Preghiera di chiusura
Dio onnipotente e misericordioso,
guidaci al possesso della gioia eterna
perché l’umile gregge dei credenti
giunga con sicurezza nella tua casa,
dove lo ha preceduto Cristo,
suo pastore glorioso, che vive e regna con te,
nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.


AKATISTOS – nona stanza

17. Gli oratori brillanti come pesci son muti per Te, Genitrice di Dio: del tutto incapaci di dire il modo in cui Vergine e Madre Tu sei. Ma noi che ammiriamo il mistero cantiamo con fede:
Ave, sacrario d’eterna Sapienza,
Ave, tesoro di sua Provvidenza.
Ave, Tu i dotti riveli ignoranti,
Ave, Tu ai retori imponi il silenzio.
Ave, per Te sono stolti sottili dottori,
Ave, per Te vengon meno autori di miti.
Ave, di tutti i sofisti disgreghi le trame,
Ave, Tu dei Pescatori riempi le reti.
Ave, ci innalzi da fonda ignoranza,
Ave, per tutti sei faro di scienza.
Ave, Tu barca di chi ama salvarsi,
Ave, Tu porto a chi salpa alla Vita.
Ave, Vergine e Sposa!

18. Per salvare il creato, il Signore del mondo, volentieri discese quaggiù. Qual Dio era nostro Pastore, ma volle apparire tra noi come Agnello: con l’umano attraeva gli umani, qual Dio l’acclamiamo: Alleluia!