Seconda domenica dopo Pentecoste
Che bella notizia
Il vicario episcopale don Antonio Novazzi, che in questi giorni è stato riconfermato come vicario della zona VII, così scrive alla comunità cristiana dei santi Carlo e Anna nel quartiere San Felice:
“Carissimi, a nome del nostro Arcivescovo vi comunico che dal 1° settembre 2023 don Felice Terreni verrà a risiedere nella vostra comunità parrocchiale.
Collaborerà col vostro parroco insieme a don Saturnino e si renderà disponibile anche ai bisogni pastorali della città di Segrate. È sempre un dono accogliere un sacerdote che con l’annuncio della Parola e i Sacramenti ci aiuta nel nostro cammino da discepoli missionari del Vangelo. Affidiamo a Maria il cammino della comunità cristiana di San Felice.
Un caro saluto a tutti voi. Don Antonio”.
Ben arrivato
Ben arrivato tra noi, don Felice, sacerdote che conosco avendo vissuto con lui i miei primi anni di sacerdozio nella parrocchia di san Pietro in Sala a Milano. Io presi il suo posto come referente dell’oratorio e lui, stando sempre in parrocchia, si occupò a tempo pieno del Centro religioso De Angeli-Frua. Essendo vasto il territorio di quella parrocchia, si erano creati in precedenza due poli collegati, ma un po’ indipendenti tra loro: il Centro Leone XIII con la presenza dei Gesuiti e, appunto, il Centro De Angeli il cui referente era proprio don Felice. Qui, in uno spazio condominiale, si ritrovavano cristiani per ben due Messe domenicali e in settimana erano previste le attività formative per ragazzi e adulti. Anni e tempi diversi da oggi! Non c’era nessun oratorio tradizionale come del resto anche in piazza Wagner lo spazio era ridottissimo.
Bene, ora ci ritroviamo ancora insieme (credo che sia una rarità) dove questa volta… io comando e lui dovrà ubbidire! Già questa battuta la dice lunga di un rapporto di amicizia e di stima reciproca.
Avremo così un sacerdote che, dopo tre esperienze da parroco, continua la sua presenza in una parrocchia come sacerdote, lasciando al sottoscritto l’incombenza istituzionale. Don Felice conosce già il quartiere e la zona avendo fatto il parroco di Seggiano alla fine degli anni 80. Ora potremo tirare un po’ il fiato nelle tre parrocchie che “stanno sul ponte degli specchietti” e vedere con più tranquillità l’attività pastorale.
La comunità cristiana di San Felice continuerà la sua opera contando certo sui sacerdoti ma anche sulla generosità di volontari che in questo anno si sono dati da fare. Il buon Dio ci concede un nuovo tempo per rinnovarci.
Don Norberto
Una missionaria tra noi
Ormai quando pensiamo ai missionari ci viene in mente la “Mission Segrate” dello scorso mese di marzo. Bene, abbiamo un’altra bella notizia.
Sarà presente a Novegro Graziella Colombo una missionaria nativa di Macherio. Dopo un impegno nella sua parrocchia di origine, è partita come missionaria laica per il Brasile sostenuta dai padri Saveriani. Ha svolto per 26 anni la sua missione a Carituba, capitale del Paranà, occupandosi di bambini come catechista e mettendosi a servizio della parrocchia anche come ministra straordinaria dell’Eucarestia. Nell’associazione “Rete Speranza” ha lavorato con le famiglie guidando progetti in favore di adolescenti e giovani in situazione d povertà e rischio sociale.
Ha avuto modo, appena tornata, di venire in contatto con l’esperienza che sta nascendo a Novegro ed è ben contenta di poter dare una mano. Sarà possibile per lei risiedere quattro giorni alla settimana a san Felice, ospite in una casa, garantendo una presenza a Novegro per attività e momenti liturgici o educativi. Potrà frequentare le case degli ammalati che desidereranno ricevere la Comunione o guidando momenti di preghiera in chiesa. Così, oltre a chi già lavora a Novegro, avremo la presenza di Graziella con la sua esperienza in terra di missione.
Oratorio estivo al via
Famiglie, ragazzi, animatori, sacerdoti, volontari… nomi particolari che riempiono di colori, suoni, balli, preghiere, piatti, gli ambiti della parrocchia. Un servizio importante e impegnativo che vuole essere segno di una cura dei ragazzi piccoli con l’aiuto di ragazzi più grandi.
Sarà la prima esperienza di oratorio per don Mauro mentre, partendo dai numeri, possiamo dire che si riprende bene dopo la pandemia.
L’augurio a tutti (anche per i ragazzi di Novegro) allora affinché l’oratorio estivo sia un luogo caloroso di amicizia, di cura dei più fragili e di quelli che nessuno nota, un tempo dove avvertire che il “darsi per gli altri” va di pari passo con il “pane spezzato sull’altare”. Unico auspicio che sia “luogo caloroso…” ma non troppo!
Cinque giorni in Polonia
La Polonia è una terra impregnata di santità e andarci in pellegrinaggio è come intraprendere un cammino di fede in un luogo dalla storia cattolica unica, alla scoperta di Karol Wojtyla e di altre figure importanti come Santa Faustina e padre Massimiliano Kolbe. Capitale spirituale è Czestochowa: il complesso che ospita la chiesa è imponente, la basilica è un esempio di arte barocca. Sulla collina di Jasna Gora si venera fin dal secolo XIV una miracolosa e antica icona della Madonna nera di origine bizantina la cui esposizione è particolarmente toccante. È un’immagine molto bella, suggestiva che raffigura la Vergine con Gesù in braccio ed è famosa per l’espressione seria e dolce, oltre che per gli sfregi sulla guancia destra di Maria.
Religiosità pura è quella che si percepisce osservando le numerose famiglie polacche raccolte in preghiera ad ogni ora del giorno davanti all’immagine della Madonna, le persone che pregano in ginocchio sono un’immagine commovente e indelebile. Tanta religiosità che ti lascia riflettere e contestualmente ti invita a pregare.
Il secondo giorno ci porta ad Auschwitz: un luogo carico di memoria e di storia. Il giro con la nostra guida ha reso la visita memorabile, con il suo ovvio rispetto e compassione per la sua storia di estrema sofferenza. Qui si prende coscienza che tutto quello che si è letto e visto nei film non può essere finzione ma solo dolorosa consapevolezza. E qui mi fermo! Nel pomeriggio breve sosta a Wadowice, paese natale di Karol Wojtyla. Proprio a pochi metri dalla sua casa, nella piazza principale, troviamo la basilica che frequentò sin dalla più giovane età e dove ricevette i primi sacramenti. Tutto parla di lui…
Terzo giorno interamente dedicato a Cracovia dove visse Giovanni Paolo II, studiò, lavorò, operò. Qui visse da studente del seminario e qui fu ordinato sacerdote. Famosa la finestra da cui si affacciava a salutare i fedeli, ora murata e coperta con una sua effige. Stupenda la piazza del mercato, la gente, i colori, il barocco, il dramma e la storia che trasuda dal ghetto ebraico. Il castello di Wavel, le vie del centro sono una sorpresa dietro l’altra.
A poca distanza Wieliczka con le splendide e gigantesche miniere di sale. Tanti scalini che sembrano condurre al centro della terra. La miniera è davvero enorme, piena di camere e cunicoli, ci si trova spesso di fronte a qualcosa di sorprendente: un lago, una statua, una chiesa. Vedere queste sculture fatte con il sale lascia a bocca aperta per la sua imponenza e perfezione. Impressionante l’ultima cena scolpita in bassorilievo nel sale. Particolare anche i metodi di trasporto. Insomma un luogo dove lavoro, arte, storia e soprattutto la grande fede dei minatori si trovano insieme.
Visitiamo nel pomeriggio il santuario della Divina Misericordia di suor Faustina che sorge su una collina a pochi chilometri da Cracovia. Suor Faustina è colei che ha composto, su richiesta del Signore, la coroncina della divina misericordia che viene recitata alle tre del pomeriggio, ora della morte di Gesù. Questo santuario raggruppa in sé il richiamo, oltre a Gesù misericordioso, a Santa Faustina Kowalska e a San Giovanni Paolo II. La struttura della chiesa nuova è dominata da una statua di Giovanni Paolo II. C’è poi il complesso in cui ha vissuto Suor Faustina, più intimo e suggestivo, con l’antica chiesa dove è custodita l’immagine di Gesù Misericordioso, venerato in tutto il mondo e, sotto l’immagine, si trovano le reliquie della santa. Gli istanti di religioso raccoglimento immersi nel silenzio, valgono assolutamente il viaggio. Ci riserviamo per ultimo il santuario di papa Giovanni Paolo II. Imponente struttura che si nota da lontano, grande luogo di culto in suo onore; bellissima la statua a lui dedicata che attende i pellegrini sul sagrato. la chiesa è impreziosita da oltre 3500 mq di fantastici mosaici dorati a tema biblico, opera degli artisti del Centro Aletti con padre Marko Rupnik. In una teca è conservata la bianca tunica macchiata di sangue nell’attentato del 1981. La cripta, dove celebriamo la S. Messa, ospita la lapide della sua tomba, appositamente trasportata dal Vaticano, i suoi abiti e i suoi primi ex-voto. Qui tutto parla di lui e si scopre quanto fosse importante per i polacchi. Di papa Wojtyla rimarranno nella storia i suoi interventi, i suoi discorsi, le relazioni intrecciate con i popoli, abbattendo muri. Noi siamo onorati di essere stati suoi contemporanei e sentirlo vicino, oltre che esempio, nel nostro cammino di fede.
Enza
Appuntamenti e avvisi
- Lunedì 12 giugno, alle ore 21 a san Felice: Messa con la presenza di preti che hanno lavorato in parrocchia; momento preceduto dalla cena insieme.
- Mercoledì 14 giugno, alle ore 21 a santo Stefano: incontro aperto a tutti sul “dopo Mission”.
- Giovedì 15 giugno, alle ore 20.45 a santo Stefano: Messa con i volontari della Caritas e del Centro di ascolto; segue incontro.
- Domenica 18 giugno: possibilità di partecipare, in giornata, alla “Due giorni a Lizzola”.