4 giugno 2023

Santissima Trinità

Ha senso il Corpus Domini?

Una volta, nel mondo pre-Covid (“c’era una volta…”), si era soliti fare la processione il giovedì, festa del Corpus Domini. Quando poi, nel 1977, furono abolite le feste religiose infrasettimanali, tutto si svolgeva alla domenica. Credo che sia stata una scelta giusta, nel rito ambrosiano, aver ripreso il valore, per i credenti (dico i credenti), della celebrazione il giovedì.
Negli anni ‘60 la processione aveva un certo fascino e una certa organizzazione con il baldacchino, le insegne comunali, i confratelli e le consorelle, i bambini con il vestito della Prima Comunione nel gesto di onorare il Signore, che passava per le strade, con i petali di rose. Spesso, la musica della banda del paese e le invocazioni del sacerdote attraverso altoparlanti collocati sul tetto dell’automobile guidavano “il popolo in cammino”, che pregava e cantava “di gusto”. Dalle chiese e dalla sagrestie uscivano i paramenti solenni e antichi (anche un po’ pesanti per la stagione!), tra cilostri e piviale.
Chi fu chierichetto a quei tempi ricorderà il fascino dell’incedere con solennità (ci si stancava certo ma si trovavano anche situazioni divertenti), quel camminare vicini all’ostensorio che conteneva la santa Eucarestia tra il profumo di incenso. Ci si inginocchiava al passaggio della processione, le strade avevano il colore rosso nelle sandaline tra case e portoni addobbati con fiori e candele.

Dall’antico al nuovo “nuovo”

Riconoscere che un certo modo di comunicare la fede non è più possibile, non vuol dire dimenticare il passato, buttare via tutto e vivere di nostalgia. Occorre invece esprimere un modo nuovo per valorizzare (in questo caso parliamo della Eucarestia) un tesoro così grande che abbiamo, il pane che nasce al giovedì santo ed è presente ad Emmaus, il pane dei martiri o del piccolo Tarcisio, bambino che difese l’Eucarestia fino alla morte pur di non farla cadere nelle mani dei persecutori; il pane davanti al quale si mettevano i mistici o che, nelle poche briciole, fu presente nei campi di sterminio o nelle mani del vescovo vietnamita Van Thuan, incarcerato per 13 anni. Potremo continuare nella “processione” storica di una Eucarestia che ha parlato attraverso i secoli con una forza che non ha precedenti e di cui siamo testimoni in molti!
Occorrerà ora provare… sì, provare modi diversi che possano però educare le nuove generazioni, le famiglie, i ragazzi, i giovani alla centralità di quel pane. Occorre provare forme nuove che siano adeguate a quello che annunciamo nel contesto anche di minoranza in cui siamo. Spesso stessa centralità dell’Eucarestia sembra un po’ “scentrata” anche perché, si dice, “ne posso fare a meno, non mi dice nulla, non sento nulla, non la considero decisiva”. Così in “quattro e quattr’otto” ecco una proposta.

Una proposta

Proposta a santo Stefano: fare una catena umana che copra tutta la giornata con turni di mezzora alla volta (per i ragazzi anche quindici minuti) creando una processione umana singola ma unita davanti a quell’ostensorio che ci mostra il pane santo. Quindi giovedì 8 giugno, festa liturgica del Corpus Domini, inizieremo con la Messa alle ore 8.30 e, dalle 9 fino alle 20.45, faremo “catena” della preghiera fino alla benedizione con il santissimo Sacramento, per poi celebrare alle ore 21 la Messa animata dalla corale. Fare così un passaparola, invitando altri a stare davanti al Signore. Si troverà un foglio in chiesa dove scrivere il proprio nominativo.
Proposta a San Felice: si è nell’ambito della festa patronale ed è bello poter sostare in silenzio e in preghiera davanti alla eucarestia. Ore 9 santa Messa con breve adorazione fino alle 10. Nel pomeriggio adorazione dalle 17.30 fino alle 18,30 con una messa serale in aggiunta.

15 giovani

Il prossimo 10 giugno, sempre il secondo sabato di giugno, quindici giovani saranno consacrati sacerdoti dal vescovo Mario.
I loro volti sono esposti sulla porta della chiesa. La nostra preghiera, a pochi giorni da quella data, sia invocazione a Dio perché essi siano aperti alla trasformazione che il temine “don” produrrà. Credo proprio che la parola “don”, che nasce dalla ordinazione, può trasformare un giovane di nome Norberto piuttosto che Paolo o Luca, Stefano o Giuseppe, Mauro o Marco ecc. La giovane età è pasta malleabile se si lascia toccare dalle mani del buon Dio. Certo se il “don” non agisce sul “nome”, ogni uomo rimarrà identico, avendo solo addosso una camicia con il colletto, una veste o, in futuro, una eventuale mitria in testa.
L’augurio più bello che si può fare ad un novello sacerdote potrebbe suonare così: “Che il don che hai ricevuto come grazia nel sacramento, possa trasformare la tua persona affinché tu sia… don Norberto, don Paolo, don Luca, don Stefano, don Giuseppe, don Mauro, don Marco”.
Appunto un uomo di Dio.

Lo Spirito e gli anticlericali

Sappiamo che gli anticlericali li hanno inventati i clericali! Sappiamo che gli anticomunisti li hanno formati i comunisti con le loro idee, le loro azioni o il modo con cui ci si pone. Ogni forma di durezza crea altra durezza: lapalissiano!
Lo Spirito Santo potrebbe, dico potrebbe, lavorare attraverso gli anticlericali per purificare i credenti, aiutare a ritornare alle fonti vere ed eliminare le incrostazioni che nella storia ci sono state. Fa sempre effetto notare la durezza nei confronti della Chiesa e dei credenti proprio a partire da fatti storici e da contesti diversi dai nostri. Il confronto con il passato farà sempre trovare un appiglio per “dagli addosso al prete e al cattolico”, vuoi con l’uscita di un libro, di un film o in un dibattito.
Ecco la ipotesi nella forma di una domanda: “E se lo Spirito Santo stesse purificandoci grazie agli anticlericali?”.
Certo ogni operazione per togliere croste, fa insanguinare e produce dolore. Lo Spirito obbliga a semplificare la vita degli uomini di Chiesa (tanti orpelli segni di potere… non tengono più, grazie a Dio) o a fare i conti con la storia. Conterà molto, nel futuro, il modo di porsi, forse con più discrezione, senza segni di potere o di durezza. Gli stessi segni della liturgia, dovranno esprimere il Mistero con la cura, la sobrietà e la semplicità così che emerga ancora di più l’originale solennità.
Prendiamo atto che spesso i comportamenti dei cristiani abbiamo creato la contrapposizione: e se fosse questo il lavoro dello Spirito oggi?
Don Norberto


Festa dello sport a Novegro

La “Festa dello Sport – Lo Sport per tutti”  è stata un’iniziativa tenutasi dal 18 al 20 maggio a Novegro. La festa ha coinvolto tutto e tutti.

  • C’è tutto: la festa è stata completa nel suo insieme: tornei, demo, tavola rotonda, pranzo; presenti numerose discipline.
  • Dappertutto: le numerose attività disponibili hanno coinvolto non solo l’oratorio, ma anche i luoghi di aggregazione attorno ad esso: il Centro Sportivo G.B. Curioni (Idroscalo) ed il Campo Sportivo comunale.
  • Per tutti: la parrocchia di Novegro ha da sempre puntato sull’inclusività anche per la presenza in essa di tre associazioni con i ragazzi disabili. Giochi “inclusivi” hanno coinvolto ragazzi nel secondo giorno della festa.
  • Ci sono tutti: numerose persone – oltre ai novegrini – hanno partecipato alla iniziativa.
  • Tutto organizzato: l’oratorio è riuscito a presidiare ogni attività esterna possibile, come il pranzo, la lotteria, la navetta gratuita; diversi sponsor hanno promosso questa iniziativa.
  • Tutti si sono divertiti: molti ragazzi aderirebbero ad una prossima simile iniziativa.
  • Tutti “allenati”: alcuni ragazzi di Novegro hanno avuto l’opportunità di allenarsi a pallavolo con l’associazione sportiva Ad Astra, la quale affiancherà da settembre i nostri ragazzi con tanto entusiasmo. Ecco qualche punto per far capire quanto l’oratorio voglia contribuire al bene del suo quartiere.

Maverick Dizon


Week end 16 – 18 giugno a Lizzola

Giorni di vita comune con momenti di dialogo, di liturgia, di scambio, in casa autogestita. Proposta per persone single e per famiglie con o senza figli in un località facilmente raggiungibile ( vedi il sito). Diamo due opzioni: quella completa, dalla cena di venerdì al tardo pomeriggio di domenica (disponibili ancora 10 posti), e quella giornaliera, a partire dalle ore 9 della domenica fino al tardo pomeriggio… senza limiti di posti! Concluderemo insieme con la Messa domenicale con maggior coinvolgimento di tutti. Sollecitiamo l’iscrizione a questi giorni di vita comune entro il 10 giugno dando il nome a Maria Isabella (333.3294929)


Domenica 11 giugno

Alla S. Messa delle ore 10: mandato agli animatori dell’oratorio estivo