Lettura Nuovo Testamento – 02

Carissimi,
oggi dovremmo essere arrivati al capitolo quinto del Vangelo di Matteo.
Quella che abbiamo iniziato è una “lettura continua”. Non consentirà, quindi, tutti gli approfondimenti possibili. Offrirà, però, alcuni indubbi vantaggi:
– è uno sguardo diretto, sintetico e personale a tutto il Nuovo Testamento; utile per tutti, sia per chi vi si accosta la prima volta sia per chi è più esperto;
– si svolge giorno per giorno, quindi aiuta a valutare meglio cosa vuol dire che Dio, anche tramite la Sua parola, ci accompagna, ci sollecita e ci educa quotidianamente (a volte, quando si arriva alla fine del percorso, la lettura quotidiana “viene a mancare”);
– è fatto con altri, anche se a distanza, e questo offre tutti i vantaggi e le suggestioni di un cammino comunitario.
Se avete la possibilità di leggere qualcosa in più, probabilmente trovate buone introduzioni anche nelle vostre Bibbie (vi suggeriamo di leggere le introduzioni non solo prima, ma anche e, forse, soprattutto dopo aver letto il testo) oppure potete fare riferimento al sito della Conferenza Episcopale Italiana https://www.bibbiaedu.it/ dove troverete introduzioni e commenti chiari ed essenziali.
Una parola su quanto letto fin qui. Gli esegeti riconoscono nei primi due capitoli del Vangelo di Matteo, indicato anche come “vangelo dell’infanzia di Gesù”, un midrash della storia di Israele. Cosa si intende? Il midrash è un metodo di esegesi proprio della tradizione ebraica, che accompagna dentro il senso di pagine bibliche e della storia di Israele, per farne emergere il significato profondo e attualizzarlo per la vita di chi legge.
Nei primi due capitoli l’evangelista fa ripercorrere al neonato Messia di Israele le grandi tappe della storia del suo popolo. L’immagine è quella per cui il Messia rivive dal di dentro quella storia, se ne fa carico, e la orienta a nuovi sorprendenti sviluppi.
Troviamo, in quelle pagine, la risposta dell’evangelista ad alcune domande che la sua comunità, per lo più di origine ebraica, si poneva a riguardo di Gesù: qual è la sua origine? È vero che è nato da vergine? E non a Nazareth, ma a Betlemme? È davvero un discendente di Davide? Le Scritture parlavano di lui? E perché gran parte del nostro popolo non lo ha riconosciuto e non gli ha dato credito, mentre molti pagani sì?
Buona continuazione di cammino!
d. Paolo Alliata