Testi della messa: At 1,12-14; Sal 26(27); Gv 1,35-42
“Una riga”: Tutti questi erano perseveranti e concordi nella preghiera (atti)
Fa effetto una simile espressione con i nomi e con la sicurezza della presenza di donne, soprattutto di Maria. Certo, se c’era Maria poteva esserci solo la concordia nella preghiera, lei che dal primo momento era in eterna preghiera dopo il famoso sì! La presenza dello Spirito Santo e della donna piena dello Spirito, rendono la preghiera concorde, “cuore a cuore”. Senza lo Spirito la preghiera è “a schegge”, dove uno va solo e per conto proprio.
* E se venisse lo Spirito per renderci concordi nella preghiera?
Settimo passo: Vedere
Nella messa: In quel tempo. Giovanni stava là con due dei suoi discepoli e, fissando lo sguardo sul Signore Gesù che passava, disse: “Ecco l’agnello di Dio!”. E i suoi discepoli, sentendolo parlare così, seguirono Gesù. Gesù allora si voltò e, osservando che essi lo seguivano, disse loro: “Che cosa cercate?”. Gli risposero: “Rabbì –che, tradotto, significa Maestro-, dove dimori?”. Disse loro: “Venite e vedrete”. Andarono dunque e videro dove egli dimorava e quel giorno rimasero con lui; erano circa le quattro del pomeriggio. (Gv 1,35-42)
Preghiera di chiusura
Una cosa sola ho chiesto al Signore, questa sola io cerco:
abitare nella casa del Signore
tutti i giorni della mia vita,
per contemplare la bellezza del Signore
e ammirare il suo santuario.
O Dio dell’universo,
gli astri movendo in cielo,
il giorno rivesti di luce
e il sonno propizi alla notte.
Così il dolce riposo ci ristora
e ci riporta alla fatica usata,
solleva gli animi stanchi
e scioglie il peso triste degli affanni.
Poi che il lavoro diurno si placa
e scende il vespero oscuro,
grati dei tuoi favori
a te eleviamo l’inno della sera.
Te canti il profondo dell’essere,
te risonando celebri la voce,
il palpito casto dei cuori ti cerchi,
semplice e chiara la mente ti adori.
E quando nelle tenebre
sarà soffocata ogni luce,
non si estingua la fiamma della fede,
ma illumini la nostra notte.
Alacre, vigili sempre lo spirito
e sia colpa a dormire:
freschezza di puri pensieri
mitighi al sonno l’inquieta vampa.
Ogni morboso senso dilegui,
appassionata l’anima ti sogni,
e l’incubo del nemico
non invidierà la nostra pace.
A Cristo e al Padre salga la preghiera,
salga allo Spirito del Padre e di Cristo:
unico Dio, Trinità beata,
del tuo amore riscalda chi ti implora. Amen.