Testi della messa: At 5,17-26; Sal 32(33); Gv 3,22-30
“Una riga”: Trasforma tutti noi in sacrificio a te gradito (Orazione)
Bella questa indicazione che il sacerdote dice a nome nostro, mentre il pane e il vino sono posti sull’altare. Essere sacrificio gradito significa (è = ad) essere “amore allo stato puro”, come quello che il Figlio ha compiuto.
Per noi “stato puro” vuole dire con la presenza del limite, della libertà immatura e della predisposizione al peccato… eppure aperti ad essere un dono! E il Padre non vede altro che il donarsi. Bello che si chieda di essere “amore allo stato puro”!
* Occorre solo lasciarsi andare come quel pane che diventa… “pane allo stato puro”!
Undicesimo: Battezzare
Nella messa: In quel tempo. Il Signore Gesù andò con i suoi discepoli nella regione della Giudea, e là si tratteneva con loro e battezzava. Anche Giovanni battezzava a Ennon, vicino a Salim, perché là c’era molta acqua, e la gente andava a farsi battezzare. (Gv 3,22-30)
Preghiera di chiusura
Ecco, l’occhio del Signore è su chi lo teme,
su chi spera nel suo amore,
per liberarlo dalla morte
e nutrirlo in tempo di fame.
Rapido il tempo è fuggito
e il giorno volge al tramonto,
l’ultima luce del vespero
annuncia imminente la notte.
Il segno della croce
difenda i nostri cuori
perché varco non trovi
la venefica serpe.
Libera e attenta, l’anima
non si lasci sorprendere:
la vita sobria e casta
vinca il nemico maligno.
Ascolta, o Padre, la nostra preghiera
per Gesù Cristo Signore,
che regna con te nei secoli
e con lo Spirito santo. Amen.