17 maggio 2024 – tempo pasquale

VENERDI’ 17 maggio

Trentacinquesimo punto

Letture – Ct 7,13-14; 8-10; Sal 44(45); Rm 8,24-27; Gv 16,5-11

Trentacinquesimo “punto”: la Speranza

Una ruga: se speriamo quello che non vediamo…

Fratelli, nella speranza siamo stati salvati. Ora, ciò che si spera, se è visto, non è più oggetto di speranza; infatti, ciò che uno già vede, come potrebbe sperarlo? Ma, se speriamo quello che non vediamo, lo attendiamo con perseveranza.

Allo stesso modo anche lo Spirito viene in aiuto alla nostra debolezza; non sappiamo infatti come pregare in modo conveniente , ma lo Spirito stesso intercede con gemiti inesprimibili; e colui che scruta i cuori sa che cosa desidera lo Spirito, perché egli intercede per i santi secondo i disegni di Dio. (Rm 8,24-27)

*          Sperare ciò che non si vede è l’essenza della Fede, è la “cecità” che ci permette di vedere…il grande paradosso cristiano! Manca solo il toccare ciò che c’è già e questo avverrà alla fine dei nostri giorni, Perché c’è ma ci manca…abbiamo la beata speranza!

*        Venga il tuo Spirito su noi, faì che lo si percepisca nella sua azione.

Preghiera di Newman

Conducimi tu, luce gentile,
conducimi nel buio che mi stringe,
la notte è scura la casa è lontana,
conducimi tu, luce gentile.
Tu guida i miei passi, luce gentile,
non chiedo di vedere assai lontano
mi basta un passo, solo il primo passo,
conducimi avanti, luce gentile.
Non sempre fu così, te non pregai
perché tu mi guidassi e conducessi,
da me la mia strada io volli vedere,
adesso tu mi guidi, luce gentile.