22 dicembre
UN FILO DI SILENZIO
«Diede alla luce il suo figlio primogenito, lo avvolse in fasce e lo depose in una mangiatoia, perché non c’era posto per loro nell’albergo».
Il silenzio, l’assoluto silenzio che lega ora il cielo e la terra, il filo di Dio e della terra è diventato… Gesù, il figlio.
Protagonista proprio il silenzio: chi se no? Una madre, un custode della promessa e dei sogni, e poi la “Trinità”, lì. tutto lì!! Il silenzio della terra, che rimane senza parole, davanti al “Dio diventato infante”. Cosa si può dire o capire? il silenzio appunto… non per capire ma per ammirare.
Capita sempre così quando Dio ti passa dentro e ti nasce dentro e ti parla dentro e ti consola dentro e ti guarda dentro e ti, e ti.. Tu hai solo la compagnia del silenzio.
Ti lodo e di benedico o Padre, perché hai fatto questo prodigio. Hai fatto del silenzio la tua abitazione, il silenzio di chi accoglie, silenzio di chi è povero, come dice una canto dedicato alla madre di tuo figlio. L’amore è nel silenzio, parla nel silenzio, guarda nel silenzio come tu ami il Figlio, e il Figlio ama te, o Padre, uniti dall’Amore senza tempo e senza origine, appunto nel silenzio.
Ti lodo senza nessuna decina del rosario ma con un silenzio di “diversi minuti” chiudendo cellulare (“l’utente non è reperibile”), meditando la luce improvvisa dei pastori, il giorno del perdono ricevuto nella Confessione, il giorno della Resurrezione.
