12 marzo 2023

Terza domenica di Quaresima – di Abramo

Agli sgoccioli

In questi giorni il ponteggio che, da alcuni mesi ha impedito la vista della facciata della chiesa e del campanile, sta per essere smantellato. La parte che riguarda la torre campanaria è da poco liberata per permettere il lavoro di montaggio del castello su cui faranno il proprio lavoro le campane. Giovedì 16 si prevede il loro arrivo. Per il suono… questione di giorni.
Avevamo desiderato la sistemazione del campanile prima dell’inizio della Mission e, guarda caso, sembra che tutto calzi a pennello! Lascio a ciascuno le proprie considerazioni di carattere spirituale, quasi che anche dei segni materiali possano comunicare qualcosa.
Con domenica 26 marzo (tempo permettendo) suoneranno a festa le nostre campane che desiderano arrivare in ogni parte della città, da Milano Due a San Felice, da Redecesio al Villaggio Ambrosiano, da Lavanderie a Novegro e… a santo Stefano.

Verso la Mission

Ritorniamo per l’ultima volta ai momenti della settimana che avremo avanti a noi a partire dal 17 marzo. Abbiamo fatto passare di volta in volta i momenti più significativi della Mission Segrate, momenti inseriti nei dépliants e nelle locandine.
Volevo chiudere queste “puntate” ricordando il momento quotidiano della messa a cui invitiamo tutti a partecipare in base alle proprie possibilità e agli orari. In tutte le chiese saranno i missionari a guidare la breve riflessione in base al tema indicato per ogni giornata.
Dopo la Messa (al sabato sarà prima) ci saranno sempre 30 minuti di adorazione eucaristica guidata dai missionari insieme ai ministri straordinari dell’eucarestia. La centralità dello sguardo sul Signore sta alla fonte di ciò che noi siamo e che vogliamo risvegliare: “Siamo dei redenti, uomini e donne amati da Lui, disposti ad annunciare”. Ognuno è così invitato a guardare al crocifisso risorto, ogni comunità è così chiamata a orientarsi sempre su Lui!
Anche le Messe di domenica 19 e 26 marzo saranno sostenute dalla predicazione dei missionari preti, religiosi e laici che in questi anni hanno camminato con noi.
Altro segno liturgico significativo sarà mercoledì 22 marzo, ulteriore occasione per vivere il sacramento della Confessione aiutati dalla presenza dei sacerdoti missionari.
Adorazione e confessione insieme alla liturgia feriale e alle varie celebrazioni (la via Crucis del 17 marzo e la veglia dei martiri missionari il 24 marzo) per ricordare da dove veniamo e verso dove ci muoviamo. Infine due annotazioni: Domenica 19 marzo sospese tutte le messe serali. Domenica 26 marzo pe favorire la partecipazione di tutti alla “camminata della pace” viene sospesa la messa delle ore 16.30 a Novegro, anticipata alle ore 10.
Don Norberto


L’ironia di Gesù: “Ma quanto mi ami?”

Quando leggiamo la Bibbia non possiamo fare della psicologia retrodatata sul carattere delle persone che appartengono a epoche e culture lontane; quindi, bisogna sempre stare molto attenti a non leggere con i nostri parametri qualcosa che appartiene a una situazione completamente diversa.
Gesù, in alcuni passi della sua vita descritti nei Vangeli, può essere visto come una persona capace di fine ironia. Mi piace credere che Gesù fosse una persona a cui piaceva scherzare e allora, forse tirando un po’ per i capelli un brano, proviamo a vedere anche questo tratto della sua personalità.
Siamo al capitolo 21 del Vangelo di Giovanni, in cui Gesù si manifesta ancora una volta dopo la sua resurrezione e lo fa con una pesca miracolosa dalla quale si riconosce che quell’uomo che ha detto di gettare le reti dall’altra parte della barca è Gesù.
Dopo che tutti i pesci vengono tirati a riva e che gli amici si incontrano, Gesù prende da parte Pietro per interrogarlo. E qui c’è appunto l’ironia. Ovviamente dipende un po’ dalle traduzioni, io seguo una traduzione molto letterale. Quando ebbero dunque pranzato, disse Gesù a Simon Pietro: “Simone di Giovanni, mi ami tu più di costoro? ”
Della serie: “Mi ami tu più di tutti?”. Una richiesta altissima, ma alla quale Pietro – cioè Simone di Giovanni, detto Pietro – aveva già tentato di rispondere; lui voleva morire con Gesù, fatto salvo l’averlo rinnegato tre volte quando lo accusavano di essere suo amico. E qui Gesù gli chiede: “Ma mi ami tu più di tutti, più di costoro?” Quindi Pietro, un po’ circospetto risponde: “Sì, Signore, tu sai che ti sono amico”. Cioè, la richiesta di Gesù è grandissima: “Mi ami tu più di tutti?”; e Pietro dice: “Vabbè, adesso… Diciamo che siamo amici.” A questo punto Gesù abbassa la richiesta e gli chiede: “Simone di Giovanni, mi ami?”. Quindi ha tolto quel “più di costoro”, il “più di tutti”.
E Pietro per la seconda volta gli dice: “Signore, tu sai che ti sono amico”. Come a dire: “Adesso non esageriamo a dire che ti amo, anche perché qua, ad amarti, mi sa che va a finire male”. Per la terza volta Gesù chiede: “Simone di Giovanni, mi sei amico?”. E a quel punto Pietro, vedendo che Gesù insiste, ma continuando ad abbassare il livello di richiesta – da “mi ami più di tutti?”, a “mi ami?”, a “mi sei amico?”, dice: “Signore, tu sai tutto, tu sai che ti sono amico”.
Della serie: “Non esagerare a chiedermi le cose, sai che ho già fatto una brutta figura, non continuare; cerca di metterti al mio livello”. E così fa Gesù, un po’ ridendo, un po’ scherzando, come intendesse: “Eh, tu che volevi spaccare tutto, che mi avresti difeso e saresti morto con me, non mi avresti mai rinnegato… alla prima occasione, hai pensato bene di darti alla fuga”.
Quindi non è proprio un rimprovero da parte di Gesù, ed a me piace leggerlo in termini anche ironici, un Gesù che scherza coi suoi amici. Non dimentichiamo che Gesù dice a Pietro: “Pasci le mie pecorelle” E lo dice tutte le volte. Quasi a dire: “Guarda, io lo so che più di tanto tu non ce la fai, ma anche se è così, io comunque mi fido di te e ti affido le pecore, ti affido l’annuncio della Parola; ti affido la costruzione della Chiesa e la divulgazione del Vangelo.”.
È chiaro che a questo punto Gesù sa benissimo che non conterà solo sulle forze di Pietro, che valgono quello che valgono, ma conterà su un Pietro pieno di Spirito Santo e che si lascerà guidare dallo Spirito. Insomma, oltre allo Spirito con la ‘S’ maiuscola, Gesù sa manifestare lo ‘spirito’ con la ‘s’ minuscola. E quindi possiamo, forse con occhi un po’ disincantati, vedere un Gesù che certe volte, di fronte ai comportamenti umani – Lui abituato a parlare dell’Amore del Padre – si sarà magari detto, mettendosi le mani nei capelli: “Non la vinciamo più questa guerra!”.
Diacono Dario


I soldi per il campanile

Riprendiamo, per la parrocchia di Santo Stefano, il discorso. Dal punto di vista economico siamo in attesa che possa essere sbloccato il “bonus facciata” che permetterebbe di coprire per circa 137.000 euro il costo dell’opera. Entro marzo avremo una uscita di 67.000 ed entro giugno di 53.000 (tutto più Iva). A questo si aggiunge la spesa per le campane: già spesi 25.000 abbiamo sa coprire 49.000 euro (tutto più Iva). Infine, oltre ai 25.000 già dati per i professionisti, ne dobbiamo dare 7.000.
Dopo Pasqua pubblicheremo il resoconto finanziario del 2022 e la situazione a consultivo e quanto saremo scoperti. Dovremo rilanciare una raccolta straordinaria per chiudere l’operazione “campanile, campane e facciata”.
Ricordiamo di essere debitori di affetto e riconoscenza ai fratelli Emilio e Anna Pini e a Dario Vailati perché, grazie al loro lascito, si è potuto rendere bello, solido e sicuro l’edificio in cui la comunità si trova ogni domenica; un luogo che permette ad ogni credente, anche non molto vicino alla chiesa, di entrare per il silenzio, per un funerale, un battesimo, un matrimonio o semplicemente l’accessione di un lume. Come dire che quel dono ricevuto sarà a beneficio di tutta la comunità, quella ora presente e quella che verrà dopo di noi. Il nome di Anna, Emilio e Dario impresso nelle pitture e nel suono delle nostre campane.


Orario triduo pasquale

Domenica delle palme

  • Orario domenicale a Santo Stefano e a San Felice
  • A Novegro: Messa ore 11.15

Giovedì santo – celebrazioni della cena del Signore

  • Ore 18: a Novegro
  • Ore 21: a Santo Stefano e a San Felice

Venerdì Santo – 3 celebrazioni della morte del Signore

  • Ore 15: a San Felice
  • Ore 18: a Novegro
  • Ore 21: a Santo Stefano

Venerdì Santo – 2 Via Crucis

  • Ore 15: a Santo Stefano
  • Ore 21: a san Felice

Veglia pasquale

  • Ore 21: a San Felice
  • Ore 22: a Santo Stefano con il battesimo di Fernanda

Domenica di Pasqua

  • Messe con orario festivo
  • A Novegro: ore 10

Appuntamenti e avvisi

San Felice

Martedì 14 marzo

  • ore 21: “Due parole sulle nostre liturgie: e se facessimo qualche cambiamento?”

Venerdì 17 marzo

  • ore 16.45: via Crucis con i ragazzi
  • ore 18.30: SOSPESA la via Crucis
  • ore 21: Inizio Mission Segrate – via Crucis per le vie di San Felice: da via Malaspina

Santo Stefano

Venerdì 17 marzo

  • ore 8.30: via Crucis
  • ore 15: via Crucis
  • ore 21: Inizio Mission Segrate – via Crucis a san Felice