Domenica della Divina Clemenza
Ora parliamo di soldi
A breve presenteremo al Consiglio Pastorale il resoconto dell’anno passato per poi farlo conoscere ai parrocchiani. Ci preme ora annunciare che stiamo predisponendo la richiesta di autorizzazione alla Curia, alla Soprintendenza e al Comune per la sistemazione della facciata della chiesa e del campanile.
Dopo la ristrutturazione di casa Mamre è necessario procedere alla sistemazione della facciata della chiesa. C’è un problema di estetica … ed è lì da vedere. C’è anche un problema di sicurezza impedendo la caduta dei cornicioni. Ci sono evidenti crepe sul campanile. L’intervento che obbligherà a mettere il ponteggio ci permetterà di attuare un accurato controllo del tetto (tutti hanno ormai notato la presenza di un macchia sul soffitto della navata centrale…).
In concomitanza di questo lavoro, dobbiamo anche affrontare il delicato tema delle campane e del “castello” che permette il funzionamento delle stesse. È dal 2017 che abbiamo un preventivo, fatto dalla ditta che gestisce il meccanismo campanario, per urgenti interventi. L’operazione Casa Mamre ha obbligato a soprassedere: ora non possiamo fermarci.
Non siamo davanti ad un fatto solamente estetico ma anche ad un intervento che completi la sicurezza di tutta la struttura.
Stiamo attendendo il preventivo più accurato sia delle opere murarie che di quelle legate al campanile. Possiamo ipotizzare una spesa complessiva attorno ai 190.000 euro.
E per i soldi come faremo?
Domanda che ogni parrocchiano potrebbe fare. Pensiamo di accedere al Bonus facciate per il recupero di credito del 60%. Potremo attingere al contributo comunale sugli oneri di urbanizzazione e ci stiamo informando circa i fondi previsti per i lavori alla torre campanaria.
Potremo iniziare i lavori con un po’ di tranquillità grazie ad un lascito testamentario che ha permesso di chiudere i conti con il debito di casa Mamre ed ora di iniziare senza dover accedere a prestiti bancari. Il grazie va a chi ha pensato di lasciare alla parrocchia i propri beni che andranno così a beneficio di tutti.
Infine, crediamo nella generosità dei parrocchiani, quella che già ci permette ora di procedere nelle opere di carità, negli interventi educativi e nella manutenzione ordinaria e straordinaria degli stabili che abbiamo ricevuto da chi è venuto prima di noi. Pensiamo di lanciare, appena possibile, una “campagna facciata della chiesa”, favorendo una colletta. Nessun Vaticano interviene! Ogni persona e ogni famiglia farà quello che è in suo potere.
Perché proprio ora?
Perché è arrivato il momento, possiamo dire. Ma forse questo non è male che questa operazione (prevediamo tra settembre e dicembre) coincida con l’anno di preparazione alla “Mission Segrate”. Se l’impalcatura, se un ponteggio mostreranno l’intervento per muri, tegole e campane, quanto più lo Spirito Santo, invocato in questo anno, potrà cambiare i nostri animi e riattivare in noi la bellezza dell’annuncio evangelico. La stabilità di una chiesa accogliente e aperta, il suono intonato di una gioia che si diffonde per la nostra città è più di un semplice “lifting”. Possiamo ben dire che il ritocco alla facciata sarà segno di altro!
Le piante della parrocchia
Anche in oratorio si è appena conclusa la potatura e la sistemazione delle piante. Con un preventivo di circa 12.000 euro abbiamo messo in ordine anche quella natura che permette la giusta ombra ai nostri ragazzi nei mesi estivi e contribuisce alla bellezza dei nostri ambienti.
Chi volesse già offrire un contributo potrà farlo direttamente in oratorio.
Tre tavoli dove si mangia bene
Quando si va al ristorante anche il tavolo conta, la posizione conta, il panorama conta, la tovaglia conta. Certo poi la differenza la fa il cibo, se buono, e la fanno le persone con cui si sta e si mangia, si chiacchiera e si beve.
Una buona tavola è quella preparata a Gesù da Levi (per gli amici “Matteo”) in questa domenica. Si mangiò bene quella volta, con abbondanza e con gusto, sapendo il mestiere del padrone di casa e degli invitati. Si precisa che, a detta di alcuni, era “una tavola di peccatori”. Però Gesù mangia lì, si trova bene lì, parla con loro forse perché sono pubblicani: imprevedibile quel maestro!
Altra tavola domenica prossima, quella di Zaccheo, personaggio simpatico per la sua altezza e un po’ meno per il suo mestiere, ricordato dall’evangelista Luca. Dal ramo della pianta dove era salito alla casa da benestante, dalla casa alla tavola come si deve… è un attimo.
Senz’altro si mangiò bene anche quella volta e alla grande perché quel padrone di casa “piccolo ma tenace”, non stava più nella pelle dopo aver incontrato Gesù lanciandosi in una opera di alleggerimento dei suoi averi.
In due domeniche che anticipano la Quaresima, rispettivamente la domenica della “divina clemenza” (oggi) e quella del “perdono” (la prossima) che anticipano la Quaresima, saranno le tavole ad essere protagoniste. Saremo poi condotti alla terza tavola, quella dell’ultima cena (a dire il vero prima di questa anche la tavola a Betania con Lazzaro, Marta e Maria).
Anche lì non mancarono i peccatori, perché pur chiamati “discepoli” quel marchio se lo portavano addosso dal momento che, in quella serata come racconta l’evangelista Luca, “stavano discutendo chi tra loro fosse il più grande”. Quelli non furono dei peccatori?
Forse quel Maestro cercava proprio loro, proprio tutti, noi compresi: ma guarda!
Una sera al cinema
Occorre prendere atto che con una maggiore riapertura dei luoghi pubblici, la voglia di trovarsi e di frequentare i locali si è attivata. Non essendo assiduo frequentare i locali notturni, discoteche e affini, amo però il cinema e, il fatto che la vicina parrocchia di san Felice gestisca in proprio una sala cinematografica, mi permette di coltivare questa arte.
Uscire di casa e trovarsi in cinque minuti nella sala bene attrezzata e con un ottimo sonoro, è una fortuna. Vedere un film di prima visione ad un prezzo ridotto per l’età (pago regolarmente l’ingresso), è una bella opportunità.
Vale la pena (un po’ di pubblicità!) usufruire di questa sala parrocchiale che ha una eccellente programmazione.
Sabato 19 e domenica 20 febbraio:
“Una famiglia vincente”
Sabato 26 e domenica 27 febbraio:
“Gagarine”
Un prete per la Confessione
Ogni sabato è possibile trovare don Norberto o don Gabriele dalle 16 alle 17.45.
I sacerdoti poi garantiscono la loro presenza tutto il giorno fino a tarda sera il mercoledì in quelle sei settimane “doc” durante l’anno e che segnano l’anno liturgico (inizio Avvento, Natale, inizio Quaresima, Pasqua, Pentecoste, festa di san Rocco): chi vuole vivere il Sacramento può tener conto di questa “sestina” ma anche della disponibilità in altri momenti specifici.
Fine settimana a Castione della Presolana
17 – 19 giugno 2022
Proposta aperta a famiglie e non, al fine di creare legami che nascano dalla fede e dalla partecipazione alla vita cristiana. Scelta una località facilmente accessibile e che permetta l’autogestione sia come clima che come contenimento dei costi.
La presenza eventuale di bambini porterà ad una attenzione anche a loro con momenti specifici.
Avremo momenti di ascolto (sceglieremo una tematica su un aspetto della fede), momenti di scambio e condivisione, momenti celebrativi, momenti di gioco. Lasciamo aperte due possibilità: quella completa dal venerdì alla domenica con pernottamento e quella di venire solo alla domenica.
Quando: da venerdì 17 giugno (tardo pomeriggio) a domenica 19 giugno
Dove: Villa San Celso, a Castione della Presolana (Bergamo)
Costo: 70 euro a persona (pernottamento e cibo); per la sola domenica ci accorderemo.
Altre info: si accede solo con Green Pass, derivante da vaccino e non da tampone.
Iscrizioni con caparra di 20 euro a persona in segreteria o in oratorio, fino ad esaurimento posti: 40 posti sono già stati prenotati.