Verso Emmaus saluta e se ne va
Un numero storico
Questo è l’ultimo foglio che esce con la testata “Verso Emmaus” e potrebbe essere un “reperto storico” tra qualche anno, così come lo è il primo numero stampato nella Pasqua 1990. Una storia che la nostra parrocchia ha impresso in tante pagine e in tante righe, tra un parroco e l’altro. Una storia con un lavoro redazionale sempre grande e dietro le quinte, oltre a quello che ognuno poi ha fatto, diventando “giornalaio” portandolo nelle caselle postali dei caseggiati o ad amici e conoscenti.
Con la nuova situazione che si è venuta a creare, non era possibile continuare con questo particolare foglio che ha accompagnato la vita della parrocchia di Segrate Centro. Diventava necessario unire il cammino delle tre parrocchie anche attraverso un nuovo “notiziario” per far conoscere ciò che avviene in ognuna e, al tempo stesso, permettere al parroco, o chi per esso, di inviare pensieri e riflessioni comuni. Il “Verso Emmaus” lascia il posto per far accomodare il nuovo che verrà. Sarà la sorpresa della prossima settimana.
Prima però un saluto, un saluto affettuoso alla testata “Verso Emmaus”. Lo facciamo con un pensiero di don Stefano, di Claudio e di Daniela che ne hanno curato per molto tempo la gestione. Ma ognuno che leggerà le pagine di oggi, potrà fare le proprie considerazioni e dare un personale saluto.
Un addio forse anche con un filo di commozione ed è giusto che sia così. Faremo in modo che sul sito si possa accedere comunque all’archivio dei numeri precedenti.
Mi unisco anche io, come ultimo arrivato, al saluto cordiale a lui, il “Verso Emmaus” che mi ha impegnato, in questi tre anni, a comunicare ciò che vivo e che vedo nel mio essere prete. Un foglio che ha sentito anche il silenzio della Pandemia, senza però smettere di esistere. Per me solo pochi anni ma una testata amica e importante: il mio saluto!
don Norberto
Testimoni del risorto
Non avrei mai potuto dire di no a don Norberto (al quale mi lega una amicizia iniziata nel lontano 1966) quando mi ha chiesto un pensiero sull’informatore parrocchiale “Verso Emmaus”. Per dare a ciascuno il suo, ricordo a tutti che il Bollettino parrocchiale “Verso Emmaus” è iniziato con don Gianni Pravettoni nel 1990. Con una veloce ricerca nel mio PC ho trovato ancora la lista dei volontari della distribuzione del Bollettino mensile del quale venivano stampate 4430 copie e portate nelle cassette postali delle famiglie (ben 325 al portinaio di Cassanese 200!). Con me, mantenendo questa tiratura, abbiamo iniziato nel 2013 con l’edizione a colori e poi si è scelta una veste grafica più accattivante e… eccoci ai nostri giorni.
Il titolo “verso Emmaus” fa riferimento ad una stupenda pagina di Vangelo avvenuta la sera di Pasqua (e perché non rileggerla in Luca 24?). Parla di due discepoli che stanno rincasando stanchi e abbacchiati per quel che era accaduto… L’incontro col Risorto, a tavola (fa pensare alla mensa Eucaristica) basta e avanza per mettere loro le ali ai piedi e tornare subito a Gerusalemme per testimoniare del loro incontro.
Ho sempre voluto mantenere questo titolo sia per il Foglio settimanale che per la pubblicazione periodica. Abbiamo bisogno di “testimoni del Risorto”: persone semplici, umili, volonterose… ma col Signore nel cuore: la Sua presenza mette le ali ai piedi.
Ora è il momento di “cambiare pagina”; è inevitabile, anche la situazione delle parrocchie di Segrate è molto cambiata… lasciamo stare gli specchietti retrovisori e… andiamo avanti. Un abbraccio a tutti.
don Stefano
L’inizio
1990: l’allora parroco don Gianni Pravettoni, ad un Consiglio Pastorale chiese la formazione di una redazione per dare vita ad un bollettino informativo che da un po’ di anni mancava.
In primavera, una domenica, venne chiesto ai partecipanti alle sante Messe, di proporre un nome con cui battezzare il nuovo bollettino, e, dopo una accalorata omelia del don sull’episodio evangelico dei discepoli di Emmaus, qualcuno propose, tra le altre: “Emmaus”. A cui giustamente, don Gianni aggiunse il “verso”, affinché il significato, non rimanesse un episodio, ma un cammino, un cammino di annuncio. Feci quindi parte di quel primo gruppetto.
Zero esperienza e zero mezzi informatici, solo la buona volontà e tanto lavoro manuale. Gli articoli arrivavano scritti in corsivo, li raccoglievo, li ribattevo e li portavo a chi impaginava e stampava. E a seguire, uno stuolo di volontari incasellava in ogni casa di Segrate centro (oltre 4.000 copie), per far arrivare a tutti la voce della parrocchia.
In occasione della santa Pasqua 1990 fu distribuito il numero “zero” e da allora per 30 anni ho continuato, senza interruzioni, a fare da riferimento a tanti amici che negli anni si sono succeduti nel dare il loro contributo, nel cercare, nel proporre, nell’intervistare e nel fornire il materiale per la pubblicazione.
Con don Stefano e l’acquisto di una stampante adeguata, così com’è ancora oggi, si è passati alla stampa fatta “in casa”. Quante serate passate a caricare risme di carta (per ogni numero stampato, oltre 27.000 “passate”).
Trent’anni che sono però volati, con il piacere di essere stato utile, al di là delle mie capacità, e aver retto con fedeltà l’impegno preso in quell’invito del 1990. Unico limite del bollettino, essendo bimestrale, era la non immediatezza delle notizie informative a breve termine, e quindi negli ultimi anni si è trasformato in “foglio informativo” settimanale a disposizione di chi si reca in chiesa.
Oggi le esigenze cambiano ancora e allora, cercando di fare il meglio, si adeguano nuovi mezzi a nuove esigenze, ma con l’immutabile bisogno di continuare il cammino “verso”… Auguri a chi continua e continuerà in questa disponibilità. Buon lavoro.
Claudio G
Un foglio pieno di anni
La nascita di “Verso Emmaus” ha coinciso con il mio rientro in parrocchia a Segrate santo Stefano: un nuovo inizio di vita comunitaria dopo un’assenza di qualche anno dovuta a un trasferimento.
“Verso Emmaus” è stato un appuntamento a cui non mancare, una opportunità per dare il mio contributo a far sentire partecipi di una realtà plurisecolare i nuovi amici arrivati in parrocchia , condividendo con loro pezzi di storia della nostra chiesa. Tratti dal Chronicon e ospitati periodicamente dal bollettino.
È stato un compagno con cui crescere nella fede grazie ai contributi preziosi dei nostri parroci, che ci ha permesso di evolverci e che ora ci lascia.
Liberi di cambiare e adeguarci alle nuove esigenze della nostra comunità parrocchiale allargata. Grazie “Verso Emmaus” e addio.
Daniela G
Guardando uno striscione e una immaginetta
Il logo centrale è la «planimetria» o «mappa» di Segrate. Dalla città esce un germoglio dove la croce è evidente ed è pianta destinata a crescere con le foglie che si diffondono, con quella vivacità dello Spirito che si invoca per la “Mission Segrate”.
Il simbolo della città diventa anche il sole, richiamo “escatologico” della Gerusalemme celeste, la città futura che ora già esiste nella luce e a cui abbiamo già accesso nella liturgia.
Una vita cristiana bene radicata in Gesù risorto e nei cuori di uomini e donne della nostra città. Il coraggio ci viene dallo Spirito e da quella apertura che ci ha messo insieme. Il verde e l’azzurro richiamano i colori della salute e della salvezza.
Venerdì 2 dicembre ore 21.15: «In Viaggio», film di Gianfranco Rosi
Documentario presentato al recente festival di Venezia. Durata: 80 minuti
Nei nove anni in cui è stato in carica, Papa Francesco ha viaggiato molto. Ha visitato 53 Paesi e attraversato tutti i continenti come ambasciatore di fede, per parlare di pace, solidarietà, ecologia. In questa pellicola la cronaca delle sue missioni nella interpretazione di questo importante regista italiano. Venerdì 2 dicembre 2022, alle ore 21.15, al Cinema San Felice. Unica proiezione.
Sabato 3 dicembre, alle ore 20.45: in chiesa con il nostro coro
Concerto dell’Aquarius Ensemble, diretto dal maestro Damiano Di Gangi, e del Coro Polifonico Santo Stefano, diretto dal M° Diego Pasquale; organista M° Andrea Giudici.
“Un letto di luce, una sedia di silenzio, una tavola di speranza, null’altro: così è la stanzetta in cui vive in affitto l’anima” (Christian Bobin).
Grazie per i tuoi scritti che hanno svegliato la luce. Il 25 novembre 2022, con la tua morte, diventi luce. Da un amico riconoscente!
dN