28 marzo 2021

Domenica delle Palme

Questa Settimana Santa

L’anno scorso il giorno delle Palme era il 5 aprile… non c’era nessuno con gli ulivi, nessuno per le strade. Il 27 marzo eravamo attoniti davanti alle immagine del Papa in quella piazza san Pietro vuota e una croce.
Sono andato a ripescare qualcosa che avevo scritto per la Settimana Santa. Non c’era molto, solo un semplice foglio con la fotografia mia e di don Gabriele nella sacrestia dove ogni giorno celebravamo in due la Messa. Si diceva così sul foglio “Prima del silenzio… stampa”:

Sì, perché cercheremo di non disturbare i giorni che vivremo.  Un saluto e un augurio che arriverà, via aria, anche a chi non conosciamo.
Si sono dette tante parole… custodiamole. Sono passati tanti sentimenti… conserviamoli.
Abbiamo la liturgia “diversa” quest’anno ma non bloccata perché chi opera è lo Spirito Santo. Prende la povertà delle nostre persone, delle nostre case, dei nostri affetti, delle nostre sofferenze, del nostro lavoro… e tutto diventa incontro tra Dio e noi, tra noi e Dio.
Fu così nei campi di sterminio, fu così nei luoghi di martirio, fu così anche quando… ce ne eravamo dimenticati (non è forse vero?): chi può fermare lo Spirito Santo?
Sarà un tesoro per i prossimi decenni, non dimentichiamolo e proviamo ad essere “creativi nello Spirito”. Noi celebreremo “a porte chiuse” nella chiesa di Santo Stefano… i nostri auguri…

Quest’anno sarà diversa la Settimana Santa, per lo meno meglio dallo scorso anno, ma dovrà essere “sempre più diversa” rispetto alle abitudini, al solito, allo scontato. Facciamo attenzione che non passi come ogni altra settimana. Curiamo la possibilità di partecipare “in presenza” alle funzioni o comunque di passare nel silenzio della chiesa nelle varie ore del giorno.
A Pasqua metteremo lo schermo esterno alle 10 e alle 11.30 per seguire la Messa, qualora ci fosse la chiesa piena. Certo, in caso di maltempo, non faremo nulla

Serviti di me, anche senza di me”

È una preghiera che mi frulla in testa da qualche giorno e che comunico. So benissimo che Dio ha bisogno di me, come persona, come prete, come mamma, come genitore, come donna, come uomo, come giovane, come materia: non potrebbe che essere così, altrimenti avrebbe fatto in un altro modo, avrebbe fatto da solo e soprattutto non si sarebbe infilato nel tunnel della morte. Però… però, so anche che Lui farebbe meglio se la parte di me (quella che reclama una medaglia, una considerazione, quella che è pesante e ingombrante, quella che…) non ci fosse. Meglio allora che tu, Signore, possa servirti di me (ne sono onorato) ma senza di me.

Tre giorni ma… non sono tre giorni

Come sappiamo il triduo pasquale (che riporta ai tre giorni della Pasqua) non si conta… come si legge, come i giorni che scorrono nel calendario e cioè: 1) giovedì, 2) venerdì e 3) sabato… (a parte il fatto che rimarrebbe fuori la domenica…). Nel rito ambrosiano si ha una interessante divisione:
1° giorno: giovedì – venerdì, dalla celebrazione serale del Giovedì Santo fino a quella del Venerdì Santo inclusa. È il giorno della sofferenza e morte del Signore. Utile nel primo giorno sostare dove è conservata l’Eucarestia.
2° giorno: venerdì – sabato, da dopo la celebrazione della morte al Venerdì Santo sera fino alla veglia pasquale esclusa. È il giorno del silenzio e del lutto e del pianto. Utile sarebbe in questo secondo giorno invece sostare davanti al crocifisso anche se non è possibile il tradizionale bacio.
3° giorno: sabato notte – domenica, dalla veglia pasquale alla sera di Pasqua. È il giorno della vittoria sulla morte e della gloria di Cristo risorto. Utile è lo scambio della pace e dell’incontro con la comunità riunita dalla presenza di Gesù con il Suo “pace a voi”.
Solo piccole annotazioni per una sempre maggior consapevolezza.


Preparare la domenica di Pasqua – terza puntata

Dopo il giovedì e il venerdì, il sabato è giorno di silenzio. Poter fare silenzio sarebbe l’ideale…
Poi la Domenica di Pasqua in forma ridotta rispetto ad anni precedenti. E se inventassimo qualcosa?  Si potrebbe valorizzare il giorno di festa con una bella e sostanziosa colazione insieme, senza far mancare la classica colomba (il panettone lo sconsiglierei…); si può chiudere la colazione con il segno di croce e con un “fresco” Padre nostro che abbia il profumo del pane appena sfornato o delle brioche.
Poi la possibilità di muoversi verso la chiesa per la Messa (faremo in modo di starci, avremo il video all’esterno…): sì per la Messa perché… è Pasqua!  Bello potere uscire ad augurare “Il Signore è risorto, veramente è risorto” come fanno gli ortodossi. Noi possiamo arricchire il semplice “buona Pasqua” con l’aggiunta: “Pasqua del Signore” (almeno intendendo così l’augurio). Non sappiamo se ci sarà il sole: certo il calore primaverile sarebbe il giusto, come la neve per Natale. Ma se anche fosse uggioso, freddo o piovoso… sarà sempre il giorno della vittoria di chi ha ucciso la morte con la Sua morte!

Colletta del Venerdì Santo

È segno di aiuto economico per sostenere le comunità cristiane della Terra Santa e permettere di custodite i luoghi santi.  Raccoglieremo nella messa del Giovedì Santo e della Pasqua quanto poi invieremo per questa finalità.

Tempo per la Confessione

Offriamo diversi orari per permettere a chi lo desidera di vivere il Sacramento della Confessione.
Lo scorso anno questo non è stato possibile, come bene sappiamo.
Il Martedì Santo vuole essere uno dei sei martedì dell’anno liturgico che abbiamo indicato e che vogliamo sostenere per “educarci alla bellezza del sacramento”. Dall’inizio dell’Avvento a Natale, dall’inizio della Quaresima alla Pasqua, a Pentecoste (che proporremo) e nella festa di San Rocco: sette momenti in cui considerare la propria vita di figli di Dio… deformata ahimè!
Nella Settimana Santa, oltre al martedì (da noi), i sacerdoti di Segrate saranno presenti alla sera del lunedì al Villaggio e alla sera del mercoledì a Redecesio.

In concreto:
Lunedì Santo: Confessioni presso la chiesa del Villaggio, dalle ore 20 alle ore 22 (quattro sacerdoti)
Martedì Santo: Confessioni presso la chiesa di Santo Stefano
– ore 7.30 – 8.30 (un sacerdote)
– ore 9 – 11 (due sacerdoti)
– ore 15 -18 (due sacerdoti)
– ore 20 -22 (tre sacerdoti)
Mercoledì Santo: Confessioni presso la chiesa di Redecesio, dalle ore 20 alle ore 22 (quattro sacerdoti)
Sabato Santo:  Confessioni in Santo Stefano
– ore 9 – 12 (un sacerdote)
– ore 15 -18 (due sacerdoti)


Orario delle celebrazioni pasquali

Giovedì Santo
– ore 18.30: Celebrazione nella “Cena del Signore” (chiesa di Novegro)
– ore 20.30: Celebrazione nella “Cena del Signore” (chiesa di santo Stefano)
Venerdì Santo
– ore 15: Via crucis presso la chiesa di santo Stefano
– ore 18.30: Celebrazione della morte del Signore (chiesa di Novegro)
– ore 20.30: Celebrazione della morte del Signore (chiesa di santo Stefano)
Sabato Santo
– ore 20: Veglia pasquale presso la chiesa di santo Stefano


Non si ferma il “Verso Emmaus”

Il foglio informatore sarà presente anche il giorno di Pasqua perché in esso si troverà la proposta per vivere “come Dio comanda” il tempo pasquale. Ho l’impressione che non lo si viva più di tanto: con la scusa che è primavera e poi è il tempo delle Comunioni e delle Cresime (almeno una volta).
Perché calare il tono della propria vita spirituale dopo la Pasqua?  Come vivere la risonanza di un fatto così bello e intenso che ha rotto il regno degli inferi? Daremo dei suggerimenti per la vita personale, familiare e comunitaria personale. Stop!
Per ora basti sapere che… anche a Pasqua ci toccherà leggere il “Verso Emmaus”.