Quinta domenica di Pasqua
È bello che…
Molti ragazzi in queste settimane si accosteranno per la prima volta all’Eucarestia: “La Prima Comunione”, appunto.
Le famiglie si organizzano, dopo due anni di catechismo, per questo momento che tutti avvertono importante. Anche chi non frequenta più la chiesa intuisce che qualche cosa di bello accade ai propri figli o ai propri nipoti. A molti non interessa più di tanto sapere che Dio esista. E se esistesse sarebbe comunque irraggiungibile.
Invece: è bello che…!
È bello che il Signore Gesù si presenti in segni poveri e semplici, “minimi minimi”: un po’ di farina, frutto della terra e del lavoro.
È bello che Dio abbia avuto una forma umana in Gesù, umano fino all’ultima goccia di sangue.
È bello che non sia rimasto nella fossa di una tomba ma sia risorto, verbo che non è possibile. Certo, si dice che… una squadra che torna a vincere, è risorta ma il verbo è sbagliato!
È bello che questo verbo lo si noti quando da una situazione di morte spirituale o esistenziale, si diventa “una persona nuova”, “non è più quello di prima”: è una persona risorta, appunto.
È bello che ci si avvicini a Dio senza pagare biglietto o fare chissà quale iscrizione. In chiesa si può sempre entrare, basta solo spingere la porta… e incontrarsi con Lui, il Vivente!
È bello che non si capisca tutto subito: infatti i ragazzi capiscono “in parte, ma anche gli adulti capiscono “in parte”.
È bello che Dio non abbia voluto manifestazioni eclatanti; non abbia voluto mostrarsi ad “iniziati”, a pochi eletti: si è messo, quella volta e sempre, nelle nostre mani “tremule”.
È bello ricordare nonostante la terribile vicenda del Covid, che molte cose sono state bloccate ma non… la liturgia perché il pane diventasse Lui. È bello che…
Don Norberto
Il giorno dell’Europa, il 9
Quando arriva il 9 maggio mi viene in mente un amico, anziano negli anni ma giovanile nell’animo, che abita a Morosolo in una delle precedenti parrocchie. Un affetto e stima per Edoardo Zin, la moglie Lidia. Edoardo ha ricevuto a Bruxelles nel 2017 la medaglia d’oro al merito europeo “a testimonianza del suo impegno civile e della sua attività nel settore dell’educazione, della pubblicistica e degli studi su Robert Schuman”: così la motivazione.
Il 9 maggio richiama così la figura di Robert Schuman che la Chiesa ha dichiarato “venerabile” (il primo gradino verso la canonizzazione). Esponente di spicco della politica francese del dopoguerra, fu un padre fondatore della Europa, fu un cristiano laico “con i fiocchi”. Chissà che Dio non stia preparando uomini e donne, che dovranno ricucire nella fraternità le terre martoriate dalla guerra in Europa. Fu lui, in quel giorno del 1950, a pronunciare la celebre dichiarazione con cui è iniziato il percorso di integrazione europea. Parlando a nazioni che uscivano dalle due terribili guerre disse: “L’Europa non è stata fatta, abbiamo avuto la guerra. L’Europa non potrà farsi in una sola volta, né sarà costruita tutta insieme; essa sorgerà da realizzazioni concrete che creino anzitutto una solidarietà di fatto”. Un grande della storia!
Mi permetto di segnalare la bellezza dell’inno europeo, dalla IX sinfonia di Beethoven, segnalando le parole italiane magari canticchiando:
Gioia figlia della luce,
Dea dei carmi, Dea dei fior!
Il tuo genio ci conduce per sentieri di splendor.
Il tuo raggio asciuga il pianto,
sperde l’ira e fuga il duol!
Vien! sorridi a noi d’accanto Primogenita del Sol!
Pellegrinaggio al Santo
Padova è il Santo e il nostro pellegrinaggio inizia proprio qui, alla Basilica di Sant’Antonio, simbolo indiscusso di Padova. E si vede!
Questa Chiesa, maestosa e imponente, è ubicata in una piazza adiacente al “Prato della Valle”, un altro luogo magico di Padova e si erge al centro di essa. La sua architettura affascina con la facciata romanica, gli archi gotici, i campanili simili a minareti e le cupole bizantine. Non è stupenda soltanto fuori, ma anche dentro.
Ci fa da guida un frate francescano: entrare e vedere la meravigliosa maestosità della Basilica è qualcosa che lascia di stucco, un coinvolgimento mistico, un mix di emozioni che vanno dal rispetto per la fede verso S. Antonio alle meraviglie che la basilica conserva. L’interno si presenta a tre navate, il presbiterio con l’altare maggiore e tanti altri altari nelle navate, varie cappelle, tra cui quella con le reliquie del Santo, la tomba dove riposa Sant’Antonio, tantissime statue e opere pregiate di importanti artisti (tra cui Giotto), affreschi spettacolari…
Questa basilica è totalmente un capolavoro di bellezze sbalorditive ed è obbligo alzare lo sguardo per ammirare una ad una le cupole e i loro soffitti. Ovviamente lo sguardo di tutti è attirato dalle teche che contengono le reliquie del Santo: una parete sulla quale sono esposte falangi, piccoli ossicini, piccole parti del corpo (bisogna riconoscere che sono di grande impatto). Spettacolare la cappella dell’Arca del Santo, uno scrigno di marmo bianco che spicca nella vastità della basilica, con altorilievi raffiguranti la vita del Santo e al centro la sua tomba.
Migliaia di fedeli vengono qui in pellegrinaggio, la loro presenza è visibile nelle lettere, nelle offerte, ex voto che lasciano capire quanto è profonda la speranza e la devozione che in tanti ripongono in questo Santo. A lato la cappella della Madonna Mora, quel che rimane dell’antica chiesa che ospitò la tomba del Santo quando morì. All’esterno del Santuario, c’è uno splendido e suggestivo chiostro, ottimamente conservato, dove grandeggia una magnolia gigante. Da qui si ammirano le cupole e le guglie della basilica che sembra quasi una moschea.
La giornata di sole ci ha favorito e, dopo pranzo, decidiamo per una “passeggiata” alla Chiesa della Trasfigurazione, oggi conosciuta come Santuario di S. Leopoldo Mandic. Di certo non è un luogo turistico e la sua meravigliosa semplicità riconduce a ciò che è davvero: un luogo di preghiera e di riflessione, di silenzio spirituale. Un gradito incontro con un frate cappuccino ci permette di conoscere questo Santo che nella vita era conosciuto come il “Santo della confessione”, la sua storia di fede, di misericordia e di santità, un frate semplice, modesto nei modi e di elevata umanità. Il cuore di questo Santuario è la sua tomba, collocata in un locale attiguo alla chiesa, presso la celletta dove il padre confessava. Alcune stanze ospitano i miracoli avvenuti, come la carrozza e alcune targhe molto dettagliate. Proclamato Santo, come tale è venerato. Infine, la cappella degli Scrovegni.
La visita è suddivisa in due parti. I primi 15 minuti all’interno di una sala, dove viene mostrato un video di presentazione, con un racconto evangelico espresso con maestria e particolarità; i successivi 15’ sono riservati all’estasi pura di entrare in un luogo unico, colmo di storia e di bellezza. La cappella si commenta da sé, Giotto ha espresso tutta la sua capacità pittorica. Si resta increduli di fronte alla perfezione degli affreschi che ricoprono interamente la volta con il cielo stellato e le pareti raffiguranti episodi della vita di Maria, passando poi a quella di Gesù fino ad arrivare al giudizio universale. Difficile commentare un capolavoro di questa portata, un posto che ti rapisce e dal quale non vorresti mai uscire!
Lasciamo Padova nel tardo pomeriggio portando con noi questa bella esperienza di una giornata trascorsa accanto ad importanti testimonianze della storia della civiltà, ad un insieme di bellezze attraverso epoche, opere d’arte che spaziano dal 1400 fino ad opere più contemporanee che abbiamo potuto ammirare ed apprezzare.
Enza
NB: Si ringrazia il gruppo dei partecipanti per la somma di € 500 raccolta per il campanile.
Festa dello Sport a Novegro: 18 – 20 maggio
Si stanno preparando giorni di festa con il coinvolgimento di associazioni sportive con tornei in oratorio, all’Idroscalo e presso la palestra della scuola di Novegro (vedi immagine).
Festa di San felice: 8 – 12 giugno
Si sta predisponendo la festa con un pellegrinaggio al Sacro monte di Varese (9 giugno); la festa con la Messa solenne, la benedizione degli animali, il pranzo condiviso e con l’animazione nel quartiere (11 giugno); infine, la Messa con i preti che sono stati a San Felice (lunedì 12 giugno).
Rosario mese di maggio, alle ore 20.45
- Novegro: martedì, in via Foscolo
- San Felice: mercoledì, nel golfo tra la settima e l’ottava strada
- Santo Stefano: da lunedì a venerdì in oratorio (il giovedì: santa Messa)
Pellegrinaggio a Caravaggio: venerdì 19 maggio
Possibilità di andare con il pullman iscrivendosi in segreteria: partenza alle ore 19