8 dicembre 2024

Quarta domenica di Avvento – L’ingresso del Messia


Il migrare dei giorni

Così si esprime un canto tratto da un salmo tradotto da padre Turoldo che usiamo nelle nostre chiese. Il verbo evoca fenomeni che notiamo negli sbarchi, nelle tragedie del mare o nelle colonne di persone che camminano verso mondi sereni. Nel canto si fa riferimento però al tempo che si muove con questa suggestiva immagine: “il migrare dei giorni“.

Mentre si svolgeva un funerale (si usa spesso il canto nella celebrazione) ho considerato meglio questa espressione: “Bontà e grazia mi sono compagne quanto dura il mio cammino; io starò nella casa di Dio lungo tutto il migrare dei giorni”. Si può partecipare alla comunione di Dio sempre, “per tutti i secoli dei secoli” diciamo nelle orazioni della Messa, mentre passano gli anni, fino a quando il migrare diventa incontro e meta.

Nella notte di Natale, papa Francesco aprirà la porta santa inaugurando ufficialmente il Giubileo: il migrare dei giorni sarà una occasione per riconoscere la misericordia del Dio cristiano.

Il clima dell’Avvento, primo periodo dell’anno liturgico, esprime bene il movimento dei giorni, così come il mese di dicembre che conclude il calendario racconta altrettanto bene la presenza di Dio nel movimento della clessidra, leggera sabbia del tempo.


Notre Dame

Uno sguardo su Parigi e su Notre Dame che dall’8 dicembre (dopo la consegna della chiave della cattedrale alla chiesa francese il giorno precedente) riaprirà ed accoglierà nuovamente il popolo di Dio e gli innumerevoli turisti. Non si può dimenticare il terribile incendio del 15 aprile 2019, quando il fuoco si innalzava su quella chiesa simbolo della Francia, della cristianità e dell’Europa.  Sembrava che una potenza ostile si prendesse gioco della storia, del lavoro antico di molte mani, della fede delle generazioni che ci hanno preceduto, di valori radicati nel tempo.

Il colpo ricevuto ha certamente mosso molta gente comune e molti ricchi nella raccolta di fondi così che, in un relativo lasso di tempo, torna al suo splendore quella chiesa che abbiamo visto in tanti, con la sua piazza e la vicina Sainte-Chapelle. Varrebbe la pena prendere il TGV per andare, solo un giorno a visitare la celebre cattedrale! Qualche giorno fa sono comparse sui video le immagini di una solenne processione per riportare nella chiesa la statua trecentesca della Madonna salvata miracolosamente dall’incendio.

Al di là di come sarà la riapertura (immagino con la tipica “grandeur” francese nonostante la recente crisi politica), credo che l’8 dicembre 2024 acquisterà un valore forte e promettente, quasi dando fiato a chi crede nell’Europa, nelle ragioni dello stare insieme, nella fiducia di una riconciliazione, nell’imporre la logica della non violenza e nel fermare i segni di male e di odio.

A te, cara Madonna la cui effige sarà a Notre Dame, un saluto stando idealmente e spiritualmente presenta a quella festa.


Sant’Ambrogio e le api

Nella parrocchia di Morosolo, che mi ha visto parroco per undici anni, si festeggiava sant’Ambrogio. Sulla facciata della chiesa era posto un affresco in cui veniva dipinto il patrono non solo con i segni vescovili ma anche con lo staffile, memoria della lotta (ovviamente senza violenza) contro l’eresia ariana. A questi tradizionali segni legati al Santo, si aggiungeva nell’affresco uno sciame di api che uscivano dalla bocca del vescovo. Secondo l’antica narrazione si fa riferimento ai primi giorni del piccolo Ambrogio quando si videro uscire dalla bocca del bambino proprio delle api che, senza danneggiarlo, salivano in alto. Presagio di una grandezza e signorilità oltre che richiamo ad una parola importante e dolce come il miele con cui ancora oggi ci nutriamo nella liturgia. Anche le api fanno così parte dei segni legati al nostro santo.

Onoriamo con questo particolare il nostro patrono in comunione con la comunità parrocchiale di sant’Ambrogio ad Fontes, del Villaggio Ambrosiano.


Immacolata

Maria è onorata santa, perché senza il peccato dell’origine, e questo la rende diversa da noi. Possiamo anche dire che noi siamo diversi da lei. Non c’è confronto né storia: lei è diversa da tutti per il fatto che noi siamo diversi da lei!

Mi spiego.

Lei è il progetto iniziale di Dio che trova in Eva e in Adamo la realizzazione, essendo entrambi “immagine e somiglianza di Dio”.  Poi una libertà giocata male complica la vita cosicché, per la suadente voce del serpente, tutti siamo “segnati dal male”.

Ma Dio non si è fermato e ha voluto riplasmare una nuova donna, facendola “come in principio”: ecco perché immacolata! Lei la nuova Eva che avrebbe accolto un figlio, il nuovo Adamo, in cui non ci sarebbe stato ombra di peccato. Il Figlio risorto, pienamente santo e la vergine madre, immacolata e piena di grazia, stanno all’inizio di un possibile nuova umanità.

Elemento straordinario di Maria nell’8 dicembre di quest’anno, è che non sarà accompagnato dal termine “ponte”, cadendo di domenica; la ritroveremo, nella sua bellezza di vergine e madre, il 23 dicembre, festa della sua divina maternità, una delle più belle feste dedicate a Maria


Precisazione

Una persona di San Felice mi ha chiesto chiarimenti circa la segnalazione scritta il 17 novembre sul Ponte degli specchietti per sostenere il progetto doposcuola di Novegro attraverso la “campagna crowdfunding” (parola che già faccio fatica a pronunciare!). Mi ha espresso il disagio di persone che vorrebbero contribuire ma non sono abituate a queste modalità. L’intento era di far arrivare ai vicini e ai lontani, alla parrocchia di Novegro, ma anche ad altre parrocchie, la segnalazione del “progetto doposcuola”.

Questa iniziativa vede la presenza di un educatore (oltre all’animatrice dell’oratorio) per il martedì e il venerdì, con il supporto di alcuni volontari. Mangiare insieme per alcuni e per altri raggiungere l’oratorio dopo un veloce pranzo a casa, permette ai ragazzi di fare compiti, stare in oratorio fino alle 16,30 e non rimanere in casa da soli; attualmente sono iscritti 17 ragazzi di prima e seconda media. Vuole essere una formula differente rispetto a quanto avviene a Santo Stefano e a San Felice.

Chi non riuscisse ad usare la “via telematica” ma volesse essere vicino alla parrocchia di Novegro con un sostegno economico, potrà sempre rivolgersi a don Norberto; il parroco di quella parrocchia… non potrà che ringraziare!


Segnalazione di un film

Per chi fosse amante del cinema segnalo un film:  “Piccole cose come queste”. Film delicato, profondo, commovente; particolare bontà del protagonista che cambia una situazione negativa incontrata in un istituto religioso.


Avvisi per Santo Stefano e Novegro

  • Lunedì 9 dicembre ore 8.30 e ore 18, Messa solenne per l’Immacolata
  • Martedì 10 dicembre ore 16.30, lettura del Vangelo di Matteo (per over 65)
  • Sabato 14 dicembre ore 15, a Novegro: inizio della festa in onore della Madonna di Guadalupe,patrona delle Americhe, con Adorazione, Rosario, canti e possibilità di cena (vedi locandina)
  • Sabato 21 dicembre ore 20.45, a Novegro: concerto natalizio con i cori di Segrate (di Novegro, di San Felice, di Santo Stefano, del Villaggio Ambrosiano)

Avvisi per San Felice

  • Lunedì 9 dicembre ore 18.30, Messa solenne per l’Immacolata
  • Sabato 14 dicembre ore 10, Prima confessione dei ragazzi del terzo anno di catechismo
  • Domenica 15 dicembre ore 16.30, incontro per i bambini del primo anno di catechismo
  • Sabato 21 dicembre ore 20.45, a Novegro: concerto natalizio con i cori di Segrate (di Novegro, di San Felice, di Santo Stefano, del Villaggio ambrosiano)

Sostegno al Centro Aiuto alla vita

Per i suoi 35 anni di lavoro, il Centro che ha sede a Cernusco sul Naviglio e che opera nei nostri Comuni, ha contributo alla nascita di 1.896 bambini, offrendo alle mamme, per 18 mesi, un contributo con il progetto Gemma.

Si può contribuire utilizzando il numero Iban: IT35Z0845332880000000001700