Quinta domenica di Avvento – Il Precursore
Gli ultimi nove giorni
Possibilità di prestare attenzione ai nove giorni che ci preparano al Natale: ecco la novena che la tradizione riserva a questi giorni e che la nostra liturgia ambrosiana sottolinea in un modo proprio.
A partire dal 16 dicembre la liturgia cambia il nome. Si inizia con il ricordo dell’annuncio dell’angelo a Giuseppe e, dal 17 al 23 dicembre, le “ferie dell’accolto” (de exceptato). In questo ultimo tratto dell’Avvento troveremo una delle più belle feste mariane, la “domenica della divina maternità della Vergine Maria” (22 dicembre).
Il colore rimane ancora “lilla o viola”, i fiori rimangono, le lampane vengono accese durante le celebrazioni, ma, al di là di ogni calendario con le finestrelle da aprire, potremo vivere i giorni della “novena” con più intensità.
Chi vuole trova già un aiuto tramite internet o una app sul cellulare; ci permettiamo di lasciare nella chiesa un dépliant per una “novena fai da te”. Si darà sempre importanza alla liturgia con le preghiere che il sacerdote esprime a nome di tutti a cui l’assemblea aderisce con l’amen o con il canto del Santo.
Ci avviciniamo al Natale in un tempo di grande precarietà geopolitica anche con la recente vicenda che tocca soprattutto la Siria e il Medioriente. Ma, mentre rimane a noi sconosciuta la reale situazione del conflitto russo-ucraino, sappiamo delle 56 guerre che sono attive sul nostro pianeta e che coinvolgono 92 nazioni…
Ebbene: Dio continua a venirci incontro!
Confessarsi sei volte all’anno
Più volte viene ripetuta questa frase da parte mia, cercando di dare un ordine al sacramento della confessione che nel corso degli anni sembra sia stato depennato dalla fede cristiana. Dico “sembra” perché là dove esiste un vero cammino spirituale il sacramento rivive bene.
Ha poco senso fare confronti con tempi caratterizzati dalla fila di penitenti davanti al confessionale soprattutto per Pasqua e Natale: erano tempi in cui ci si accostava timorosi all’Eucarestia perché ci si sentiva indegni di ricevere il pane santo. Ma come si faceva a non “fare Natale o fare Pasqua”? Questo modo di dire, con il verbo “fare” indicava l’essersi confessati e comunicati. A fronte di un’abitudine molto sentita in quei tempi, ha corrisposto ora l’abitudine contraria e cioè quella… di non confessarsi nemmeno a Natale o a Pasqua. La vera domanda pertanto è un’altra: “Perché farlo e che senso ha?”.
La semplice idea di essere aiutati proprio dal progredire dell’anno liturgico potrebbe (dico potrebbe) recuperare l’aspetto battesimale di questo sacramento. Un primo aiuto sta nel farci consapevoli di ciò che siamo per grazia di Dio (confessio laudis, diceva il cardinale Martini); in secondo luogo poter vedere e riconoscere i peccati con atteggiamenti e scelte guidate dal male (Martini parlava di confessio viae); in terzo luogo sapere che è sempre possibile ricevere il dono del perdono nella assoluzione (confessio fidei). Con l’aiuto di questo “terno” facciamo ripartire il lavoro paziente di Dio in noi, gente “de coccio”.
Pertanto, il rilancio della proposta di “confessarsi sei volte all’anno” (all’inizio dell’avvento, del Natale, della quaresima, di Pasqua, della Pentecoste e a san Rocco) può essere un reale aiuto affiche si muova la vita di Dio in noi ricevuta al battesimo e che purtroppo viene bloccata dalla nostra fragilità. Ecco di seguito una piccola traccia per preparare la Confessione
Don Norberto
Traccia per la Confessione
Un grazie (confessio laudis)
Ringrazia il Signore per il dono di una vita nuova ricevuta al battesimo. Ripensa alla pazienza di Dio e ad gesti di Provvidenza che hai notato.
Lo smascheramento (confessio vitae)
Il peccato riconosciuto, un esame di coscienza.
- I miei sentimenti: come amo, come penso le persone, come voglio bene…
- Le mie abitudini: quanto sono banale, furbo, superficiale, approfittatore, volgare…
- Il senso del bene comune: il rispetto delle leggi e delle regole, i doveri verso la convivenza civile, il senso della giustizia…
- Il mio stile di vita: quanto valgono i soldi, quanto sono viziato (adulto o giovane che sia), come cerco la dea bendata, come uso i social…
- Il mio sguardo: la vita affettiva e sessuale, la curiosità morbosa e scorretta…
- La mia spiritualità: lo spazio per Dio, per la preghiera, per la Parola, per il silenzio…
- Il mio tempo: come è occupato, come vivo le ore del lavoro e quelle dello svago, lo spazio per gli altri…
Il perdono (confessio fidei)
Accolgo la misericordia di Dio: “Io ti assolvo”. “Perché l’uomo abbia la vita in abbondanza”.
“Inizio gesti nuovi “ (la penitenza).
Orario delle celebrazioni natalizie a Santo Stefano e a Novegro
Confessioni
A Santo Stefano
- Mercoledì 18 dicembre: ore 8 – 11.30; ore 16 – 18.30; ore 20.45 – 22.30 (tre sacerdoti)
- Martedì 24 dicembre: ore 8 – 12; ore 15 – 17
A Novegro
- Giovedì 19 dicembre: ore 20.45 – 22
Celebrazioni
Domenica 22 dicembre
- Ore 10 benedizione statuine di Gesù Bambino
Martedì 24 dicembre
A Santo Stefano
- ore 18: Messa della vigilia di Natale (soprattutto con i bambini e ragazzi)
- ore 24: Messa della notte (veglia di preghiera 23.30)
Mercoledì 25 dicembre – Natale
- a Novegro: ore 10
- a Santo Stefano: ore 8.30 – 10 – 11.30 – 18
Giovedì 26 dicembre, festività di santo Stefano
- a Santo Stefano: ore 8.30 – 10.30 (Messa solenne)
Orario delle celebrazioni natalizie a San Felice
Confessioni
- Lunedì 16 dicembre: ore 20.45 – 22 (tre sacerdoti)
- Venerdì 20 dicembre: Confessioni per i ragazzi delle medie
- Lunedì 23 dicembre: ore 16 – 18
- Martedì 24 dicembre: ore 9 – 11.30
Celebrazioni
Martedì 24 dicembre
- ore 17: Messa della vigilia di Natale e benedizione delle statuine di Gesù bambino
- ore 23: Messa della notte
Mercoledì 25 dicembre – Natale
- ore 11.30 e 18.30 (è sospesa la Messa delle 10 fino all’Epifania)
Giovedì 26 dicembre
- Festività di santo Stefano: ore 18.30
Un regalo alla tua parrocchia – nuovi Iban
Molti hanno approfittato della visita del sacerdote per un aiuto alla propria parrocchia. Per altri questo non è stato possibile. Molte sono le associazioni che vivono di questi contributi; anche la comunità cristiana si affida a questo sostegno libero. Oltre alla possibilità della consueta busta per l’offerta alla chiesa, ecco i nuovi estremi bancari per chi volesse seguire questa modalità:
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Santo Stefano
- IBAN IT19B 03058 01604 100572553052
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San Felice
- IBAN IT61B 06230 20600 000015018185
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Novegro
- IBAN IT93M 03069 33590 100000062689