10 aprile 2021 – tempo pasquale

Sabato 10 aprile: ogni giorno dell’ottava di Pasqua, detta “in Albis”, è celebrato come solennità.

Testi della messa: At 3,12-16; Sal 64(65); 1Tm 2,1-7; Gv 21,1-4)

 “Una riga”: Era la terza volta che Gesù si manifestava ai discepoli, dopo essere risorto dai morti (vg)
Sarebbe bello ricordare anche le altre due volte in cui, nel vangelo di Giovanni Gesù compare.
Quando? C’è una forza nel numero tre, come le risposte di amore di Pietro, come le cadute di Pietro, come Dio trinità di amore.
Ma esiste anche la “quarta volta”, quella per cui può comparire (mai riconosciuto) ad ognuno, a noi che veniamo dopo quella storia pur essendo in quella storia. Il risorto infatti parla e mangia con noi, ci rincuora e ci manda ai fratelli: vuole che stiamo con lui per poi liberare dal male.
* Che lo si possa riconoscere nella nostra “quarta volta”.

Sesto passo: Salvare
Nella messa: Questa è cosa bella e gradita al cospetto di Dio, nostro salvatore, il quale vuole che tutti gli uomini siano salvati e giungano alla conoscenza della verità. Uno solo, infatti, è Dio e uno solo anche il mediatore fra Dio e gli uomini, l’uomo Cristo Gesù, che ha dato se stesso in riscatto per tutti. (Tm)

Preghiera di chiusura
Dio forte ed eterno, che lo Spirito Santo ci insegna ad invocare con il nome di padre,
donaci un cuore sincero di figli
perché vivendo nella fedeltà del tuo servizio
possiamo giungere alla eredità promessa.
Per Cristo nostro Signore


O Dio dell’universo,
gli astri movendo in cielo,
il giorno rivesti di luce
e il sonno propizi alla notte.

Così il dolce riposo ci ristora
e ci riporta alla fatica usata,
solleva gli animi stanchi
e scioglie il peso triste degli affanni.

Poi che il lavoro diurno si placa
e scende il vespero oscuro,
grati dei tuoi favori
a te eleviamo l’inno della sera.

Te canti il profondo dell’essere,
te risonando celebri la voce,
il palpito casto dei cuori ti cerchi,
semplice e chiara la mente ti adori.

E quando nelle tenebre
sarà soffocata ogni luce,
non si estingua la fiamma della fede,
ma illumini la nostra notte.

Alacre, vigili sempre lo spirito
e sia colpa a dormire:
freschezza di puri pensieri
mitighi al sonno l’inquieta vampa.

Ogni morboso senso dilegui,
appassionata l’anima ti sogni,
e l’incubo del nemico
non invidierà la nostra pace.

A Cristo e al Padre salga la preghiera,
salga allo Spirito del Padre e di Cristo:
unico Dio, Trinità beata,
del tuo amore riscalda chi ti implora. Amen.