20 maggio 2023 – tempo pasquale

Cinquanta passi verso Pentecoste
36º passo: RIMANERE

Sabato 20 maggio

Testi della messa: Ct 5,9-14.15.16 Sal 18(19) 1Cor 15,53-58 Gv 15,1-8

“Una riga”: La morte è stata inghiottita nella vittoria (Paolo)
Paolo mette insieme una citazione di Osea e di Isaia e precisa questa sconfitta della morte, questo richiamo al pungiglione mortifero ormai rotto. La “Signora Morte è morta”. Il peccato e la legge possono essere superati con uno nuovo sguardo di misericordia e una esperienza di liberazione, grande regalo di Dio.
Cosa fare se non ringraziare e riconoscere che il vero grimaldello di un Dio ladro che scassina la porta degli inferi è un Amore ancora più grande.
* Essere uomini liberi, pieni dell’Amore, riempiti dello Spirito Santo e così…la morte viene continuamente uccisa.

Trentaseiesimo: Rimanere

Nella messa: Il Signore Gesù disse ai suoi discepoli: “Io sono la vite vera e il Padre mio è l’agricoltore. Ogni tralcio che in me non porta frutto, lo taglia, e ogni tralcio che porta frutto, lo pota perché porti più frutto. Voi siete già puri, a causa della parola che vi ho annunciato. Rimanete in me e io in voi. Come il tralcio non può portare frutto da se stesso se non rimane nella vite, così neanche voi se non rimanete in me. Io sono la vite, voi i tralci. Chi rimane in me, e io in lui, porta molto frutto, perché senza di me non potete far nulla. Chi non rimane in me viene gettato come il tralcio che secca; poi lo raccolgono, lo gettano nel fuoco e lo bruciano. Se rimante in me e le mie parole rimangono in voi, chiedete quello che volete e vi sarà fatto. In questo è glorificato il Padre mio: che portiate molto frutto e diventiate miei discepoli”. (Gv 15,18)

Preghiera di chiusura
I cieli narrano la gloria di Dio,
l’opera delle sue mani annuncia il firmamento.
Il giorno al giorno ne affida il racconto
e la notte alla notte ne trasmette notizia


AKATISTOS – dodicesima stanza

23. Inneggiando al tuo parto l’universo ti canta qual tempio vivente, o Regina! Ponendo in tuo grembo dimora Chi tutto in sua mano contiene, il Signore, tutta santa ti fece e gloriosa e ci insegna a lodarti:
Ave, o «tenda» del Verbo di Dio,
Ave, più grande del «Santo dei Santi».
Ave, Tu «Arca» da Spirito aurata,
Ave, «tesoro» inesausto di vita.
Ave, diadema prezioso dei santi sovrani,
Ave, dei pii sacerdoti Tu nobile vanto.
Ave, Tu sei per la Chiesa qual torre possente,
Ave, Tu sei per l’Impero qual forte muraglia.
Ave, per Te innalziamo trofei,
Ave, per Te cadon vinti i nemici.
Ave, Tu farmaco delle mie membra,
Ave, salvezza dell’anima mia.
Ave, Vergine e Sposa!

24. Grande ed inclita Madre, Genitrice del sommo fra i Santi, Santissimo Verbo, or degnati accogliere il canto! Preservaci da ogni sventura, tutti! Dal castigo che incombe Tu libera noi che gridiamo: Alleluia!

AKATISTOS RIASCOLTARE: https://www.youtube.com/watch?v=gksxljk_aHE