9 maggio 2024 – Ascensione del Signore

GIOVEDI’ 9 maggio

ASCENSIONE DEL SIGNORE

Ventottesimo punto

At 1,6-13; Sal 46(47), Ef 4,7-13; Lc 24,36-53

 Ventottesimo “punto”: la partenza

            In quei giorni. Quelli che erano con lui domandavano a Gesù: “Signore, è questo il tempo nel quale ricostituirai il regno per Israele?”. Ma egli rispose: “Non spetta a voi conoscere tempi o momenti che il Padre ha riservato al suo potere, ma riceverete la forza dallo Spirito Santo che scenderà su di voi, e di me sarete testimoni a Gerusalemme, in tutta la Giudea e la Samaria e fino ai confini della terra”.

            Detto questo, mentre o guardavano, fu elevato in alto e una nube lo sottrasse ai loro occhi. Essi stavano fissando il cielo mentre egli se ne andava, quand’ecco due uomini in bianche vesti si presentarono a loro e dissero: “Uomini di Galilea, perché state guardando il cielo? Questo Gesù, che di mezzo a voi è stato assunto in cielo, verrà allo stesso modo in cui l’avete visto andare in cielo”. Allora ritornarono a Gerusalemme dal monte detto degli Ulivi, che è vicino a Gerusalemme quanto il cammino permesso in giorno di sabato. Entrati in città, salirono nella stanza al piano superiore, dove erano soliti riunirsi. At 1,6-13

Una riga: Non spetta a voi conoscere tempi o momenti che il Padre ha riservato al suo potere, ma riceverete la forza dallo Spirito Santo che scenderà su di voi.

I tempi di Dio e i nostri tempi, il vero “problema” del redento, la fatica del discepolo che sceglie di seguire il Maestro e vede il tempo scorrere “vuoto”. Nel vuoto una nuova presenza come quel vento di cui senti la voce. Ci sarà sempre un tempo in cui si attende un nuovo e fecondo gesto del cielo…perché la Pentecoste è eterna,

Preghiera

Da tutti atteso, fulgido,
sorto è il giorno magnifico
in cui Gesù con gloria
salì nei cieli altissimi.

Lassù salendo splendido
ritorna alla sua patria;
i cieli tutti esultano:
grande è la sua vittoria.

Trionfo incomparabile!
sconfitto il truce principe,
al Padre offre docile
la nobil sua vittoria.

Si leva in nube lucida,
sperare fa’ i discepoli
il paradiso aprendoci
che i padri chiuso avevano

O grande e pieno gaudio!
Il Figlio della Vergine
che crocifisso uccisero
raggiunge la sua patria.

Rendiamo dunque grazie
a lui che è nostro vindice:
eleva il corpo misero
in alto nella reggia.

Comune con gli angeli
sia pieno il nostro gaudio:
si offre a loro in premio
concede a noi la grazia.

Davanti ad atti simili
bisogna a Cristo correre,
con lui la vita vivere
per poi al cielo ascendere.

A te, Gesù, sia gloria,
che ascendi invincibile
al Padre e all’almo Spirito
negli infiniti secoli. Amen.