12 giugno 2022

Santissima Trinità

Preti novelli

Quando questo Verso Emmaus uscirà e lo avrete in mano, 22 giovani candidati al sacerdozio non saranno più candidati ma… saranno già preti! I giovani consacrati si sono chiamati da sempre “preti novelli”, come il vino!
Ogni prete, in questa settimana, ritorna con il pensiero e con il cuore a quello che ha vissuto prima della sua ordinazione sacerdotale (normalmente le ordinazioni si svolgono ogni anno al secondo sabato del mese di giugno). Tutti siamo stati al santuario di Rho per gli esercizi spirituali dalla domenica al venerdì che precedeva l’ordinazione. Io ritorno al giugno 1980, don Gabriele al giugno 2015.
L’ultima notte è stata un po’ agitata ma anche in pace, della serie: “Signore sono arrivato fino a qui o, meglio, mi hai portato fino a qui, e ora eccomi”. Così iniziava una storia che un po’ immaginavi perché ti eri preparato, anche se bastò poco per accorgersi che il mondo stava cambiando e che la preparazione doveva, per forza di cose, rinnovarsi. Nel trambusto dell’inizio ci fu la presenza provvidenziale del cardinal Martini che diede un impulso nuovo e imprevedibile per una Chiesa di Milano super attiva con la prima lettera: “La dimensione contemplativa della vita”. Mai avremmo allora immaginato… eppure il Buon Dio ha fatto molto, ha suggerito, ha fatto incontrare tanti cammini di vita, ha ribaltato più volte le tavole e le sedie delle nostre sicurezze affinché fossimo sempre più “al suo Servizio, per il Regno”!
Tornando ai “preti novelli”, quest’anno dobbiamo tener conto del valore delle ordinazioni sacerdotali, dal momento che, tra i nuovi sacerdoti, il vescovo sceglierà chi verrà da noi occupandosi anche della parrocchia di san Felice (insieme con il sottoscritto) in collaborazione con i preti della città quelli che già ci sono e quelli che arriveranno. Così, dal 2019 nel giro di solo tre anni, mi trovo ad essere il più “anziano” del gruppo dei preti di Segrate, ahimè! E allora già da ora preghiamo, preghiamo insieme per chi verrà. Se lo Spirito ha agito in quel duomo di Milano del 1980 e anche nel 2015 (conoscete noi due preti!), continuerà la sua opera nel 2022 e “per tutti i secoli dei secoli”.
Anche il recente pellegrinaggio a Fatima è diventato motivo di preghiera per “il don giovane” con cui condivideremo un pezzo di vita. Lo accoglieremo perché inviato certo dal vescovo ma anche dallo Spirito Santo.

Il vescovo Mario Delpini negli oratori di Segrate

Il 16 giugno sarà presente in città il vescovo incontrando i ragazzi e gli animatori dell’oratorio estivo. Sarà alle 10 nell’oratorio di Redecesio poi passerà a all’oratorio del Villaggio e, verso mezzogiorno, verrà nel nostro oratorio dove si fermerà a mangiare. Un evento bello e nuovo che vedrà i nostri ragazzi, gli animatori e i volontari a contatto con chi guida la Chiesa di Milano.

Festa della santissima Trinità

Con domenica 19 giugno, dopo la festa della Santissima Trinità, la liturgia cambia registro nel tono e nelle letture. Che ci sia dopo la Pentecoste la solennità della Trinità è bello perché ci rendiamo conto che un Dio “relazione di amore” è una novità in assoluto che la mente umana non avrebbe mai potuto inventare. Se poi in questa relazione ci possiamo stare anche noi “da figli”, siamo al massimo del massimo!
Il richiamo alla Trinità è presente nel clima delle apparizioni avvenute a Fatima, santuario in cui la scorsa domenica eravamo presenti con un piccolo numero di parrocchiani. L’ultima preghiera che l’Angelo dirà ai pastorelli, prima che ad essi appaia la Madonna, dice così: “Santissima Trinità, Padre, Figlio e Spirito Santo, vi adoro profondamente e vi offro il preziosissimo corpo, sangue, anima e la divinità di Gesù Cristo, presente in tutti i tabernacoli del mondo, in riparazione degli oltraggi, sacrilegi ed indifferenze con cui egli stesso è offeso. E per i meriti infiniti del suo sacratissimo cuore e del cuore immacolato di Maria, vi domando la conversione dei poveri peccatori”.

Il “Corpus Domini” – bella festa!

Questo titolo potrebbe far ricordare agli anziani come si celebrava decenni fa questa solennità, tra predicazioni e grande processione. Certo, fino al 1977 era festa civile insieme con l’Ascensione. La Chiesa spostò allora le due feste alla domenica… e così risolvemmo il problema. Non voglio passare per noioso ma credo sia corretto ribadire quello  scritto in occasione delle festa dell’Ascensione: forse è giusto recuperare il significato delle “nostre” feste! Certo alla domenica c’è più gente… ma mi piacerebbe che i credenti, dico i credenti, possano pian piano valorizzare in un modo particolare e nuovo (in una forma nuova!) queste due solennità cristiane. Visto lo scarso risultato del primo appello sull’Ascensione, riprendo il discorso a proposito di giovedì 16 giugno festa del Corpus Domini!
Un giorno apposta per cogliere la bellezza di quel pane spezzato che ogni domenica ci raduna, ci dovrebbe radunare, che ci potrebbe radunare, che non ci raduna più, che non si sa perché ci raduna ecc.
“Una rondine non fa primavera” dice il proverbio e “Un giorno non fa molto”; eppure ci obbliga, giovedì 16 giugno, a delle considerazioni che coinvolgono il credente, dico il credente:
– in primo luogo, la continua meraviglia di ciò che è successo a partire da quella Cena e poi su quella croce e infine in quella tavola di Emmaus;
– in secondo luogo, poter precisare (si fa per dire) il mistero attraverso nuove sfaccettature;
– in terzo luogo, fare in modo che i sacerdoti abbiano (oltre al Triduo pasquale) alcune celebrazioni dove converge la comunità cristiana ed è bello che possa essere anche in un giorno feriale, perché no?
Per cogliere il valore di questo pane (primo punto) le due messe alle 8.30 e alle 20.45 avranno questa particolarità (certo non è una unica celebrazione…): dopo il canto di inizio ci sarà una breve ma precisa catechesi sulla Eucarestia che permetta proprio di mettere a fuoco alcuni aspetti. Dire catechesi non vuol dire “una lezione difficile che faccia dormire” … ma avere dei punti precisi su cui riflettere con calma, aspetto questo che non si attua nello specifico dell’omelia. Dopo il momento di catechesi, che non durerà all’infinito, procederemo con il momento penitenziale e la Messa… senza la predica, ovviamente!
Ecco un tempo all’interno della chiesa per stare con i compagni di fede (“con-pani di fede”). Fermarsi poi a pregare davanti al tabernacolo, perché è il “Corpus Domini”, può essere gesto essere significativo in una “festa bella”!

La “mission Segrate” – marzo 2023

Meno male che abbiamo intrapreso questa strada, pur titubanti e non convinti, con i missionari. Siamo partiti con una folta presenza di persone di tutte le parrocchie di Segrate l’11 febbraio alla chiesa di Lavanderie e così per i primi due dei quattro incontri previsti. Un po’ meno gli ultimi due momenti, forse perché la proposta di trovarsi al mattino della domenica ha creato delle difficoltà.
Dobbiamo tutti prepararci, richiamarci a vicenda, formarci un filino in più per vivere il tempo futuro nella logica missionaria, attivando anche un protagonismo dei laici che obbliga ognuno ad un nuovo modo di essere credenti nel Signore, giovani o vecchi che siamo. Perché gli anziani non dicano: “Ormai cosa posso fare alla mia età?” ma anche perché i giovani cristiani non dicano: “Non è un problema nostro e poi ‘sti anziani fanno sempre quello che vogliono loro”. La prossima situazione dei sacerdoti in città non potrà lasciarci indifferenti!  A questo proposito una educatrice che ha partecipato agli incontri così ha risposto a queste brevi domande.

Mi spieghi cosa di questa “Mission Segrate”, di cosa si tratta?
Stiamo cercando di trovare le modalità per camminare insieme nella nostra chiesa locale come indicato anche dal Sinodo indetto dal Vescovo.

Ma in pratica?
Abbiamo partecipato ad incontri formativi aperti a tutti i parrocchiani e guidati dai missionari (preti, suore e laici) con un metodo innovativo e ricco di stimoli con riflessioni e comunicazioni in piccoli gruppi. Abbiamo messo in comune i seguenti aspetti: 1) Risvegliare l’esperienza personale di Dio perché diventi annuncio missionario: “Il vangelo è la buona, bella, e vera notizia di salvezza”. 2) All’interno della collaborazione tra laici e sacerdoti occorre formare dei leader nella parrocchie, sintesi armonica di carismi e vocazioni. 3) Dare importanza all’ascolto come vicinanza alle persone, come dialogo tra sacerdoti e laici volto all’inclusione di tutti.

Sembrano cose interessanti, oserei dire nuove, ma cosa significa camminare insieme?
Muoversi insieme con i diversi doni e carismi che si hanno. Così ognuno è portato a riflettere su come si pone nei confronti degli altri, se diffidente, con pregiudizi… e come può aprirsi alla Parola di Gesù.

Una Chiesa nuova quindi?
Una Chiesa viva formata da persone che ascoltano, partecipano collaborano tra di loro e si mettono al servizio di tutti.

Fin qui il breve dialogo. Avremo modo di riprendere altri aspetti di questa esperienza. Poi, ritrovandoci a settembre anche con i preti nuovi che verranno, entreremo nel dettaglio della “Mission Segrate” prevista per il marzo 2023. Ognuno potrà “riagganciarsi” in questo movimento che coinvolgerà le nostre parrocchie!


Casa Mamre – inizio dell’attività

La casa di accoglienza viene oggi inaugurata ufficialmente dopo il periodo di chiusura dovuta al Covid e dopo la trafila burocratica. Finalmente prende il via quella ristrutturazione decisa anni fa da don Stefano e dal Consiglio pastorale per dare un nuovo volto ad una struttura decadente. Già la presenza del Centro di ascolto Caritas indica un segno bello e nuovo a tutta la città; ora l’accoglienza di persone che vivono il disagio per le malattie dei propri cari, potrà offrire uno spazio di fraternità cristiana. Spazi della Casa vengono usati dalle Acli e da un nucleo familiare proveniente dall’Ucraina.

Messa estiva alla cappella dell’Idroscalo

Domenica 26 giugno: ore 11.30 (animata da Nuovi Orizzonti)
Domenica 3 e 10 luglio: ore 11.30

Orario Messe nel mese di luglio e agosto

Festivo (da sabato 2 luglio): Sabato: ore 18 – Domenica: ore 8.30 – 10.30 – 18
Feriale: una Messa giornaliera
Ore 8.30: lunedì –mercoledì – venerdì
Ore 18: martedì – giovedì