16 febbraio 2025

Allora, vieni a Cernusco? Hai invitato altri? Ti sei iscritto?

“Per iniziare insieme il giubileo”

 

Parrocchia di Segrate Centro e Novegro: Domenica 23 febbraio

Parrocchia di San Felice e Novegro: Sabato 1 marzo

Partenza: ore 14.30 dalle due parrocchie

Programma

  • ore 14.50: ritrovo presso la chiesa di san Giuseppe Lavoratore, via don Milani a Cernusco

Ci siamo quasi

Con i tre Consigli pastorali ci siamo trovati nei giorni scorsi e, in diverso modo, abbiamo messo a tema il Giubileo come il vescovo ci ha ricordato nella sua lettera pastorale e come il Papa ha segnalato, aprendo le porte delle basiliche romane.

Da molti interventi è emerso che… sta passando poco nella sensibilità dei credenti il valore dell’anno santo. Qualcosa era già emerso dalle righe di questo foglio. Incertezza, non comprensione, forse anche pigrizia spirituale possono aver dato un senso di lontananza. Più corretto sarebbe aggiungere, “forse”, anche perché non possiamo conoscere perfettamente l’animo di ognuno e ciò che nel cuore si sta muovendo. Sembra solo una “percezione”.

Ecco il senso del ripetuto avviso! L’intento di dare una mossa alle rispettive comunità non può venire dal prete che già non è ascoltato di suo… E’ la fede di ognuno che interpella la rispettiva volontà perché si inizi, si metta in cantiere un percorso di rinnovamento cristiano.

Sono molto attratto da chi sa pianificare bene un lavoro o un viaggio fin nei particolari con una capacità di coinvolgimento delle persone. Perché non farlo in questa occasione?

Ad ognuno è dato in mano questo dono  che viene dalla tradizione antica e cioè l’anno santo,  indetto per la prima volta nel 1300 da un Papa non molto per la quale, diremmo! Certo prima di quell’anno non ci fu un giubileo eppure la sua forza purificatrice, il senso di un inizio nuovo, il desiderio di riconoscere il male che si è fatto e ciò che ha provocato, rimane ancora attuale dopo così tanti secoli.

Riproponiamo l’appello: “Iniziamo insieme il giubileoInvitiamo altri, diamo il nominativo in parrocchia, mobilitiamoci per dare un input anche alla fede di tutti.


Coincidenza del 19 febbraio!

Alcune persone hanno chiesto il motivo per cui si è data importanza al santuario francese de La Salette, a pochi chilometri da Gap, che risulta sconosciuto ai più. Confesso che prima di conoscere questo santuario facevo parte della stessa categoria. E poi, un santuario vale l’altro, poi immaginette, libretti, corone del rosario si possono prendere ovunque…

Mi colpì la testimonianza di una amica che ricordava l’originalità di quel santuario dicendomi che la Madonna comparve una volta sola il 19 febbraio 1846 (a Lourdes la prima apparizione fu l’11 febbraio 1858) e, in secondo luogo, aveva gli abiti delle donne del posto. Mentre scrivo mi rendo conto che mercoledì prossimo è il 19!

Abituato alle varie apparizioni di Maria a Lourdes, a Fatima o ai numerosi messaggi a Medjugorje, mi venne una certa curiosità. In una estate infuocata di qualche anno fa che non ricordo bene, presi la macchina per andare a La Salette, salendo al fresco e godendo dell’alta montagna (1.800 metri) per qualche camminata. Rimasi a dormire tre notti anche perché non volevo… esagerare nella santità. Oltre all’ambiente mi colpì il messaggio che Maria rivelò ai piccoli (anche qui si parla di bambini poco istruiti), Maximin e Mélanie), che si sintetizzava in quel “tornate alla messa della domenica e non bestemmiate”. Qui sintetizzo ovviamente, avvertendo però l’essenzialità di un messaggio di conversione, di ritorno alle fonti e di grande modernità.

Attrattivo di quei giorni fu il clima di preghiera che, oltre alla messa, si concentrava nel rosario e nella processione serale con i flambeaux in un suggestivo anfiteatro naturale. Curioso fu notare poi la raffigurazione di Maria, in una grande statua, proprio con gli abiti locali e la cuffia delle donne contadine.

Memore di quella uscita in solitaria, portai una comitiva di parrocchiani di Casciago, trascorrendo tre giorni tra preghiera, veloci passeggiate, pranzi e qualche partita a carte. L’occasione dell’anno santo mi porta a tirar fuori dal cassetto questa località e questi ricordi e proporre a fine agosto una tre giorni proprio lì.

Se vedremo che non sarà possibile andare con un pullman, per il numero piccolo di persone, si potrà pensare di andarci in auto. Sono circa 400 chilometri, neppure tanti. Al ritorno avremo modo di fermarci anche al santuario di Laus che ha una sua particolarità. Potrebbe essere una proposta anche per famiglie con bambini, offrendo ai piccoli un posto bello in cui stare e un luogo carico di spiritualità.

L’unico centro di accoglienza del santuario è semplice e un po’ spartano con self service per il cibo, con stanze pulite e dignitose senza immaginare hotel a quattro stelle. Questo permetterà costi contenuti e popolari.

Potremmo dire che saranno tre giorni di vacanza, pur in un luogo particolare. Un tempo per l’approfondimento del messaggio mariano, il dialogo tra noi, il mangiare insieme, il celebrare e il giocare insieme, saranno gli ingredienti della proposta giubilare “alla francese”. Nel volantino si trovano gli estremi per l’iscrizione.


Ubi Petrus, ibi ecclesia

Così si esprimeva sant’Ambrogio nella sua epoca particolarmente movimentata per la presenza dell’eresia ariana: un punto di certezza tra possibili devianze ecclesiali. Fa specie in questi giorni, dal punto di vista della politica internazionale, notare l’irruenza della sfera religiosa dentro una serie di spinte da settori evangelici nelle varie sfaccettature. “Il mondo è bello perché è vario” dice un detto e quindi ognuno fa come vuole, anche se sul termine “Dio” è possibile dire tutto e il contrario di tutto.

Una religione che promette la benedizione divina su ogni risultato di successo, di prestigio, di umana realizzazione, suona accattivante per le classi economiche alte e nello stesso tempo crea un bisogno di fede maggiore in chi è più sfortunato nella vita ma vede nell’affidamento alla figura divina  o al leader accattivante, quasi il toccasana per riuscire nella vita. Una religione che si appoggia alla cosiddetta “teologia della prosperità”. Sappiamo che molte di queste posizione hanno chiare radici filosofiche e religiose, e sono determinati da gruppi centrati su una figura carismatica, su una predicazione televisiva, su una forte connotazione emotiva, con capacità di marketing in grado di muovere molto denaro.

Certo, per noi è un’altra cosa: manca Pietro, manca la figura del crocifisso risorto, manca l’annuncio pasquale nella realtà di morte e resurrezione, manca la buona novella di un regno differente, che rende divina anche la parte  sfortunata della vita o le esperienze di dolore perché abitate nella Trinità, “dov’è Pietro, lì la Chiesa”.

Ogni forma di potere che si appoggia alla religione o, viceversa, la religione che usa del potere, è deleterio (ne sappiamo qualcosa.) La fede cristiana ha così le sue particolarità ed è molto distante da esperienze religiose che si muovono oltreoceano. Bene tenerne conto!


Una mano per Novegro

Rilanciamo per la parrocchia di Novegro e non solo, la “campagna doposcuola”, attraverso il  crowdfunding.

Trovate informazioni nel video “Gli occhi di Novegro”, dove i ragazzi si fanno protagonisti di un breve video. Ogni contributo è… ”manna dal cielo”.

link al video: https://youtu.be/aijyHaDMUtA


Avvisi

Martedì 18 febbraio

  • Ore 16. 30 a santo Stefano: Vangelo di Matteo
  • Ore 21, (sospeso ore 18) a San Felice: Vangelo di Matteo

Sabato 22 febbraio

  • Ore 16, a Santo Stefano: incontro “genitori 0-6 anni”

Domenica 23 febbraio: “iniziamo insieme il Giubileo” (santo Stefano – Novegro)

  • Ore 14.50: ritrovo alla chiesa di San Giuseppe lavoratore a Cernusco sul Naviglio

Per il pellegrinaggio a Medjugorie: iscrizioni entro il 21 febbraio