Sesta domenica dopo il martirio di san Giovanni il precursore
Ottobre mese missionario?
Il primo di ottobre è stata la festa di santa Teresa Martin, suora del Carmelo di Lisieux, mai uscita dal monastero, ma con un cuore che arrivava fino ai confini del mondo, perché lo aveva avvicinato al Signore Gesù. Lo abbiamo ricordato domenica scorsa. Morta a 24 anni, oltre ad essere “dottore della Chiesa”, è patrona delle Missioni. Una stranezza che fa pensare!
Iniziamo a comunicare che dal 2 al 4 dicembre farà tappa a Segrate la “pellegrinatio” delle reliquie di santa Teresina e dei suoi genitori Luis e Zelia Martin, primi santi canonizzati in quanto sposi. Ci saranno momenti di preghiera e di riflessione nella chiesa di Lavanderie. Potremo conoscere meglio figure importanti della spiritualità cristiana. Il 15 ottobre poi, nella festa di santa Teresa d’Avila (altra figura da novanta!) verrà resa pubblica l’Esortazione apostolica per il 150 anni dalla nascita di Teresa di Lisieux.
Domenica 22 ottobre poi si celebrerà la “Giornata missionaria mondiale” che quest’anno avrà come titolo: “Cuori ardenti, piedi in cammino”. Vivremo quella giornata con la Messa celebrata insieme a tutte le parrocchie di Segrate: segno di una “Mission Segrate” che proseguirà dopo gli incontri avuti con i missionari. Appuntamento all’oratorio di Segrate centro alle ore 16 (saranno sospese le Messe serali in tutte le chiese della città). Ricordarsi di iscriversi per l’apericena inviando mail a:
feste.oratoriosegrate@gmail.com
Ecco: il mese di ottobre è proprio una Messa per risvegliare il senso missionario del nostro essere cristiani.
Partita l’assemblea sinodale
Abbiamo visto qualche immagine, abbiamo sentito qualche parola di quello che è capitato mercoledì 4 ottobre a Roma. Alla stampa non interessa più di tanto questo evento, ovviamente. Non è un giudizio ma una constatazione.
Quello che avviene nella Chiesa interessa solo quando si può o calcare le tinte delle gravi faccende sessuali o quando è possibile stare all’interno di categorie politiche: destra o sinistra, innovatori o conservatori, pro papa Francesco o contro papa Francesco… La stampa laica fa il suo mestiere, vuoi di appoggio politico o di schieramento. Lo sappiamo… ma talvolta non ci ricordiamo e caschiamo nella trappola. Anche noi, preti e vescovi, cercando una visibilità mediatica, entriamo in quel meccanismo.
Ricordo un particolare nel dialogo che Benedetto XVI ebbe con i preti di Roma qualche giorno dopo la sua rinuncia al servizio petrino. In una magistrale lezione (consiglio di risentila dal canale Youtube) raccontò come il Concilio Vaticano II (lui era giovane teologo tra gli esperti) fu danneggiato da quello che la stampa riportava e che non coincideva con quello che avveniva tra i vescovi. è sempre così e sarà sempre così.
Le cose spirituali le nota chi è nello Spirito Santo. Ciò che avverrà tra i tavoli di lavoro (a parte non poter sintetizzare nulla di quegli scambi!) non potrà essere riportato. Si aspetterà soltanto che esca qualche dichiarazione del vescovo X, della donna Y o del laico Z, per creare “il caso” del giorno dimenticando il lavoro sommerso dello Spirito di Dio.
Mi permetto quindi di suggerire: “Evitiamo di prendere la stampa laica come veicolo per comprendere ciò che lo Spirito Santo andrà dicendo dal momento che essa non ha il codice di accesso!”. Piuttosto, è meglio cercare qualche fonte attendibile, magari sul sito del Vaticano.
Lo stesso Francesco, con una smorfia sorridente, ha detto all’inizio dei lavori: “Quando si apriva il Sinodo della famiglia, forte era la spinta dell’opinione sul problema della Comunione ai divorziati; quando si aprì il sinodo sull’Amazzonia la pressione era il problema dei preti sposati; ora che si apre questo Sinodo la pressione è sul sacerdozio alle donne o altro…. Ecco la necessità di una comunicazione corretta”.
Ancora precisa il Papa: “Il compito primario del Sinodo: ricentrare il nostro sguardo su Dio, per essere una Chiesa che guarda con misericordia l’umanità. Una Chiesa unita e fraterna, o almeno che cerca di essere unita e fraterna, che ascolta e dialoga; una Chiesa che benedice e incoraggia, che aiuta chi cerca il Signore, che scuote beneficamente gli indifferenti, che avvia percorsi per iniziare le persone alla bellezza della fede. Una Chiesa che ha Dio al centro perciò non si divide all’interno e non è mai aspra all’esterno. Una Chiesa che rischia con Gesù. Così Gesù vuole la Chiesa, la sua Sposa.
Fratelli e sorelle, Popolo santo di Dio, dinanzi alle difficoltà e alle sfide che ci attendono, lo sguardo benedicente e accogliente di Gesù ci impedisce di cadere in alcune tentazioni pericolose: di essere una Chiesa rigida – una dogana –, che si arma contro il mondo e guarda all’indietro; di essere una Chiesa tiepida, che si arrende alle mode del mondo; di essere una Chiesa stanca, ripiegata su sé stessa. Nel libro dell’Apocalisse, il Signore dice: “Io sono alla porta e busso perché la porta sia aperta”; ma tante volte, fratelli e sorelle, Lui bussa alla porta, però dall’interno della Chiesa, perché lasciamo il Signore uscire con la Chiesa a proclamare il suo Vangelo. Camminiamo insieme: umili, ardenti e gioiosi.
Cari fratelli Cardinali, confratelli Vescovi, sorelle e fratelli, siamo all’apertura della Assemblea Sinodale. E non ci serve uno sguardo immanente, fatto di strategie umane, calcoli politici o battaglie ideologiche – se il Sinodo darà questo permesso, quell’altro, aprirà questa porta o quell’altra – questo non serve. Non siamo qui per portare avanti una riunione parlamentare o un piano di riforme. Il Sinodo non è un parlamento. Il protagonista è lo Spirito Santo. No. Non siamo qui per fare parlamento, ma per camminare insieme con lo sguardo di Gesù, che benedice il Padre e accoglie quanti sono affaticati e oppressi“.
Aggiornamento
L’enciclica “Laudato si’”, uscita otto anni fa, rimane una pietra significativa nel magistero della Chiesa e del Papa. Ora, con la pubblicazione della “Laudate Deum” avvenuta il 4 ottobre, nella festa di san Francesco, si vuole aggiornare la prima enciclica intercettando il nuovo che avanza e che cambia rapidamente.
A un amico scienziato, professore emerito di botanica ambientale, avevo chiesto tempo fa un parere sulla “Laudato sii”. Oltre ad essere stupito di come il Papa introduca la visione della “casa comune” a proposito del pianeta, mi ha espresso parere molto positivo del testo, lui non molto avvezzo al linguaggio ecclesiastico. Da ottimo professore mi ha indicato parole e concetti che avrebbero bisogno di una maggior chiarificazione e spiegazione per essere compresi dalle persone a digiuno di un linguaggio scientifico. Avremo modo, se Dio vorrà, di incontrarlo per approfondire l’argomento.
Doposcuola a Novegro
A Novegro partirà il doposcuola nell’attenzione ai ragazzi che hanno difficoltà di apprendimento o che sono impossibilitati ad essere seguiti in famiglia a causa di problemi della lingua.
Si cercano volontari per questi ragazzi delle elementari e medie, per stare insieme qualche ora e svolgere i compiti: il martedì e il venerdì dalle 14,30 alle 16.30 (anche un solo giorno).
Chiamare Chiara al numero 333.1537000
“Missione vocazionale” nel decanato di Cernusco sul Naviglio
13 – 16 ottobre 2023
I seminaristi che frentano la teologia a Venegono inferiore incontrano i preti, i ragazzi, i giovani, le famiglie. Abiteranno nelle case di Cernusco e di Cassina de Pecchi.
Utile notare i vari appuntamenti nella locandina sul sito e in bacheca
Mi chiamo Annalena
Inizio così ad affascinarmi Annalena Tonelli. Meglio: fu una fotografia che mi folgorò. Una donna bella, con occhi azzurri e luminosi, vestita semplicemente di un abito azzurro con un velo: una donna pacificata! Lessi poi l’unica sua testimonianza pubblica che fece in Vaticano, quasi obbligata, nel dicembre del 2001.
E’ appena passato il 5 ottobre, anniversario della sua morte proprio 20 anni fa: non potevo far passare questa data! Una sua pronipote, guarda caso di nome Annalena (giornalista e direttrice del Salone del libro di Torino) ha richiamato da poco la sua figura in un interessante libro in edizione Feltrinelli dal titolo… “Annalena”. Suggerisco la lettura di quel libro oltre alla sua lunga testimonianza presente nel sito. Una donna che parla.
Uccisa da due sicari il 5 ottobre 2003, riposa in Somalia ma i suoi occhi sono vivi e ancora belli!