Domenica all’inizio di Quaresima
Verso la Mission
La scorsa settimana abbiamo segnalato il valore della Via Crucis in due quartieri della città il 17 marzo, giorno di inizio della Mission Segrate. Abbiamo in precedenza dato centralità alla festa che ci sarà il 19 marzo al Parco esposizione di Novegro con la Messa concelebrata, anticipata dal pranzo come occasione di incontro tra tutte le nostre comunità. Il momento liturgico sarà preparato da strumenti e voci che hanno iniziato a trovarsi. Anche il pranzo sta attivando un bel numero di volontari.
In questo percorso di avvicinamento vogliamo ora sottolineare quei momenti che permetteranno di incontrarsi, dialogare e approfondire pensieri e tematiche che vanno al di là del nostro recinto.
Parliamo di una riflessione, “Quel mattino a Lampedusa” con testi, musiche e immagini che in programma sabato 18 marzo alle ore 16 presso l’oratorio di Santo Stefano. In secondo luogo indichiamo il dibattito “Coraggiosi nella missione” con il missionario del PIME padre Masolo e la giornalista Anna Pozzi di Mondo e Missioni al cinema san Felice lunedì 20 marzo; ci saranno anche momenti serali nei luoghi parrocchiali o civici per precisare se, per esempio: “Ha ancora senso che qualcuno parta per annunciare il vangelo in paesi lontani quando ce ne sarebbe bisogno qui?”. Non da ultimo sarà interessante visitare la mostra allestita al Centro civico dal titolo: “Il mondo visto da un’altra prospettiva”, che offre lo spunto di proporre alle scuole un concorso specifico. Per questa proposta cerchiamo volontari disponibili nei vari orari di apertura al fine di guidare i singoli visitatori. Dovremo infine farci tutti promotori dell’evento attraverso il normale “passa parola”, il volantinaggio del depliant a breve disponibile.
Ricominciamo dalla Pasqua
È bello che la liturgia ambrosiana cambi il Messalino di riferimento usando il secondo testo dal titolo: “Tempo della Pasqua” comprendente la liturgia della Quaresima, del Triduo pasquale e del Tempo pasquale. La centralità della Pasqua è chiara così come il continuo recupero di questo evento per la vita del credente, “dico del credente”. La presenza del Signore risorto mi porta a riprendere il contatto con Lui che certamente non rimane nei suoi cieli ma può mettersi in relazione con me. Il problema rimaniamo noi che ci nascondiamo da Lui, ci dimentichiamo, lasciamo che la mentalità del mondo ci contamini o che il nostro istinto sia predominante.
Meno male allora che viene la Quaresima!
Don Norberto
Una pedagogia
Spesso e volentieri la nostra attenzione riguardo alla Parola di Dio è concentrata su “cosa” dice, e poco o niente su “come” lo dice. Cosa e Come sono però inscindibili e non si può nutrirsi della Parola di Dio solo meditando su “cosa” dice ma, affinché essa sia trasformativa nella nostra vita e ci conduca ad una vera conversione, dobbiamo imparare “come” lo dice.
Iniziamo questo percorso insieme partendo da un episodio della vita di Gesù. L’efficacia del “cosa” Gesù ha detto, è fortemente potenziata dal “come” Gesù l’ha detto, e c’è estrema coerenza tra i contenuti e le modalità in cui Gesù li esprime.
Partiamo dalle “Beatitudini”, nel Capitolo 5 del Vangelo di Matteo. L’attenzione di tutti, immediatamente, va verso una o l’altra Beatitudine e quasi nessuno si sofferma su queste parole che introducono il brano: “Vedendo le folle, Gesù salì sulla montagna e, messosi a sedere, gli si avvicinarono i suoi discepoli. Prendendo allora la parola, li ammaestrava dicendo: Beati…”.
C’è un atteggiamento fondamentale di Gesù: Gesù vede le folle. Vede la gente. E la gente si sente vista, ma non con modalità indagatoria, o di curiosità per via di qualche pettegolezzo. Quanti dei nostri lavori cambierebbero completamente di qualità se noi ‘vedessimo’ le persone che abbiamo di fronte? Una maestra vede i bambini della sua classe? Un medico vede il paziente? Un prete vede i fedeli? O le persone che ci stanno davanti sono solo teste vuote da riempire, cartelle cliniche da compilare, gente senza fede da convertire?
Gesù vede le folle, sale sulla montagna e si mette a sedere. Che gesto è mettersi a sedere? Questo lo possiamo sperimentare in continuazione: mettersi a sedere ha il grande significato di porsi allo stesso livello delle altre persone con cui io sono in correlazione. Gesù non si mette al di sopra ma, addirittura, si siede. Mettersi a sedere è un gesto assolutamente contrario anche al modus operandi dei rabbini, che insegnavano in piedi.
Questo è un atteggiamento fondamentale: mettersi alla pari. Gesù ha un ‘peso’ diverso, come una maestra ne sa più di un bambino, quindi non è uguale solo perché si siede; ma esiste un atteggiamento che apre l’ascolto dell’altro ed esiste un altro atteggiamento che non apre; un atteggiamento capace di suscitare empatia, un altro che invece provoca chiusura, rifiuto.
Gesù sa di avere qualcosa di importante da insegnare; da grande comunicatore quale è, lo fa nel migliore dei modi: sceglie di mettersi alla pari degli altri, in un atteggiamento in cui non fa valere la propria superiorità. E qua potremmo trovare tanti diversi esempi nella nostra vita di tutti i giorni: genitori/figli insegnanti, sacerdoti, medici. Ebbene, tutte le volte in cui qualcuno si si pensa superiore a un altro, tradisce questa modalità di Gesù e tradisce il Vangelo.
Diacono Dario
In due verso il battesimo
Fernanda e Ayse, dopo due anni di preparazione, riceveranno i sacramenti della iniziazione cristiana (Battesimo, Cresima, Eucarestia), la prima nella veglia pasquale a Santo Stefano che avrà inizio alle ore 22, la seconda nel duomo di Milano. Due donne aperte al dono di Dio. Ogni domenica vivranno un rito detto “scrutinio”.
Quaresima nella prima settimana e nei 40 giorni
1. Diamo valore all’inizio della Quaresima in questa prima settimana con la possibilità di valorizzare la Confessione. Proprio perché questo inizio, aiutato dal segno delle ceneri, valorizza il sacramento della rinascita battesimale. Due possibilità:
– Lunedì 27 febbraio a san Felice: ore 15.30 – 18
– Mercoledì 1 marzo a Santo Stefano: ore 7.30 – 11.30; 15.30 – 18; 20.30 – 22.30.
2. Giovedì 2 marzo diamo importanza, nella chiesa di Santo Stefano, alla adorazione eucaristica.
Orari: 9 – 11.30; 15.30 – 19
3. Venerdì 3 marzo Via crucis con il Vescovo Delpini a Cassina de Pecchi ore 20.45. Partenza ore 20
4. Il digiuno.
Il primo venerdì e l’ultimo di quaresima, digiuno stretto (eliminazione di un pasto e attenzione al cibo nella giornata) Riprendiamo la proposta del “digiuno variegato” come “promemoria” da attuare nelle settimane di Quaresima. Si potrebbe cadenzare ogni giorno con una particolare attenzione:
– il lunedì: un digiuno che tocchi il linguaggio facendo attenzione alla parole negative da evitare;
– il martedì: un digiuno, promemoria, che ponga attenzione ai programmi televisivi evitando quelli dannosi, inutili, litigiosi, volgari;
– il mercoledì: un digiuno, promemoria, che governi l’uso dei social… spegnendoli o evitando di navigare su internet a vanvera;
– il giovedì: un digiuno, promemoria, che porti ad eliminare una piccola dipendenza nell’uso del fumo, del dolce, dell’alcol, del caffè o della mega colazione da bar;
– il venerdì: un digiuno, promemoria, giorno secco per saltare un pasto completo;
– il sabato: un digiuno, promemoria, che faccia da controllo nella spesa settimanale;
– la domenica: per dare il tempo alla celebrazione della Eucarestia con la comunità cristiana.
5. Dopo un anno di guerra in Ucraina, “invito a condividere, a sottoscrivere e a far sottoscrivere – a partire dalla prima domenica di Quaresima e fino alla domenica delle Palme – l’appello che sarà reso disponibile online sul portale della diocesi”: così si esprime il vescovo Delpini.
6. Ripresa della preghiera con il vescovo Delpini: “Kyrie, Signore! In preghiera per la pace con l’Arcivescovo, ogni giorno di Quaresima”. Utile sarà il libretto in vendita dal titolo “Kyrie”.
7. La raccolta di generi di prima necessità segnalati nelle rispettive chiese e gesto di carità legato al terremoto che ha colpito in modo tragico le popolazioni della Turchia e in Siria.
Liturgia del venerdì
– ore 8.30: via crucis a Santo Stefano
– ore 15: via crucis a Santo Stefano
– ore 16.45: via crucis a San Felice con i ragazzi
– ore 18.30: via crucis a San Felice
I cinque venerdì sera
– 3 marzo, alle ore 20.45 a Cassina de Pecchi: via crucis con il Vescovo
– 10 marzo, alle ore 21 in chiesa a San Felice e a Santo Stefano: Adorazione della Croce
– 17 marzo, alle ore 21 nel quartiere san Felice: via crucis con la Mission
– 24 marzo, alle ore 21 a Lavanderie: “Veglia dei martiri” cittadina
– 31 marzo, alle ore 21.15 al cinema San Felice: film “Sul sentiero blu”