Quinta domenica dopo il martirio di san Giovanni il Precursore
Parlare del Diavolo
Era il 1972 quando Paolo VI creò scompiglio, anche in campo cattolico, per avere detto queste parole: «Il male, il peccato c’è ed è occasione ed effetto d’un intervento in noi e nel nostro mondo d’un agente oscuro e nemico, il Demonio. Il male non è più soltanto una deficienza, ma un’efficienza, un essere vivo, spirituale, pervertito e pervertitore. Terribile realtà. Misteriosa e paurosa». Aveva la sensazione che «da qualche fessura sia entrato il fumo di Satana nel tempio di Dio».
Riandando a notizie di quell’epoca ho trovato quanto un noto giornalista della Stampa sentenziò: «Se Paolo VI crede al diavolo, ogni discorso con questo mondo che è il nostro mondo, il mondo moderno – diventa difficilissimo, per non dire impossibile» (Vittorio Gorresio). Ero alla superiori e ricordo un senso di “medioevale” (in forma negativo) nell’accennare all’esistenza del Diavolo da parte del Papa. Mi accodavo anche io, da giovane, alla mentalità desacralizzante che c’era in quegli anni nei confronti della Chiesa pur nel vento del Concilio. Solo con il tempo riuscii a capire la portata di quelle parole che tocca coscienze, il mondo e la Chiesa.
Sta di fatto che, cambiando il clima culturale e la velocità delle notizie, ciò che papa Francesco ha detto è passato nella indifferenza. Non polemiche sulla stampa a cui questi discorsi non interessano anche se la ricerca dell’occulto e degli accordi con Satana sono più di quanto immaginiamo. Poi, certo, tutti rimangono senza parole quando il male diventa omicidio, violenza, guerra senza frontiere… Forse il richiamo di papa Francesco non è così avulso dalla realtà.
Don Norberto
Il Diavolo nella udienza
Subito dopo il suo battesimo nel Giordano, Gesù «fu condotto dallo Spirito nel deserto, per essere tentato dal diavolo» – così dice il Vangelo di Matteo. L’iniziativa non è di Satana, ma di Dio. Andando nel deserto, Gesù obbedisce a una ispirazione dello Spirito Santo, non cade in un tranello del nemico, no! Una volta superata la prova, Egli – è scritto – tornò in Galilea «con la potenza dello Spirito Santo».
Gesù, nel deserto, si è liberato di Satana e ora può liberare da Satana. È quello che gli Evangelisti mettono in luce con le numerose storie di liberazione di ossessi. Dice Gesù ai suoi oppositori: «Se io scaccio i demoni per virtù dello Spirito di Dio, è giunto fra voi il regno di Dio».
Oggi assistiamo a uno strano fenomeno riguardo al demonio. A un certo livello culturale, si ritiene che semplicemente non esista. Sarebbe un simbolo dell’inconscio collettivo, o dell’alienazione, insomma una metafora. Ma «la più grande astuzia del demonio è far credere che non esiste», come ha scritto qualcuno (Charles Baudelaire). È astuto: lui ci fa credere che non esiste e così domina tutto. È furbo.
Eppure il nostro mondo tecnologico e secolarizzato pullula di maghi, di occultismo, spiritismo, astrologi, venditori di fatture e di amuleti, e purtroppo di sette sataniche vere e proprie. Scacciato dalla porta, il diavolo è rientrato, si direbbe, dalla finestra. Scacciato dalla fede, rientra con la superstizione. E se tu sei superstizioso, incoscientemente stai dialogando con il diavolo. Con il diavolo non si dialoga. La prova più forte dell’esistenza di satana non si ha nei peccatori o negli ossessi, ma nei santi! “E come mai, Padre?”. Sì, è vero che il demonio è presente e operante in certe forme estreme e “disumane” di male e di cattiveria che vediamo intorno a noi. Ma per questa via, però, è praticamente impossibile giungere, nei casi singoli, alla certezza che si tratta proprio di lui, dato che non possiamo conoscere con precisione dove finisce la sua azione e inizia il nostro proprio male. Per questo la Chiesa è assai prudente e rigorosa nell’esercizio dell’esorcismo, a differenza di ciò che avviene, purtroppo, in certi film!
È nella vita dei santi, proprio lì, che il demonio è costretto a venire allo scoperto, a mettersi “contro luce”. Chi più chi meno, tutti i santi, tutti i grandi credenti, testimoniano della loro lotta con questa oscura realtà, e non si può onestamente supporre che fossero tutti degli illusi o semplici vittime dei pregiudizi del loro tempo.
La battaglia contro lo spirito del male si vince come la vinse Gesù nel deserto: a colpi di parola di Dio. Vedete che Gesù non dialoga con il demonio, mai ha dialogato con il demonio. O lo caccia via, o lo condanna, ma mai dialoga. E nel deserto risponde non con la sua parola, ma con la parola di Dio. Fratelli, sorelle, mai dialogare con il diavolo! Quando viene con le tentazioni: “ma, sarebbe bello questo, sarebbe bello quell’altro”, fermati! Alza il tuo cuore al Signore, prega la Madonna e caccialo via, come Gesù ci ha insegnato a cacciarlo via. San Pietro suggerisce anche un altro mezzo, di cui Gesù non aveva bisogno ma noi sì, la vigilanza: «Siate sobri, vegliate. Il vostro nemico, il diavolo, come leone ruggente va in giro cercando chi divorare». E san Paolo ci dice: «Non date occasione al diavolo».
Dopo che Cristo, sulla croce, ha sconfitto per sempre il potere del «principe di questo mondo» , il demonio – diceva un Padre della Chiesa – «è legato, come un cane alla catena; non può mordere nessuno, se non chi, sfidando il pericolo, gli va vicino… Può latrare, può sollecitare, ma non può mordere, se non chi lo vuole» (Cesario di Arles). Se tu sei uno scemo e vai dal diavolo e dici: “Ah, come stai?”, ti rovina. Il diavolo? A distanza! Con il diavolo non si dialoga. Lo si caccia via. Distanza. E tutti noi, tutti, abbiamo esperienza di come il diavolo si avvicina con qualche tentazione, sui dieci comandamenti. Quando noi sentiamo questo, fermi, distanza! Non avvicinarsi al cane legato alla catena.
La tecnologia moderna, ad esempio, oltre a tante risorse positive che vanno apprezzate, offre anche innumerevoli mezzi per “dare occasione al diavolo”, e molti vi cadono. Pensiamo alla pornografia in rete, dietro la quale c’è un mercato fiorentissimo, lo sappiamo tutti. È il diavolo che lavora, lì. È questo un fenomeno assai diffuso, da cui i cristiani devono però ben guardarsi e che devono rigettare con forza. Perché qualsiasi telefonino ha accesso a questa brutalità, a questo linguaggio del demonio: la pornografia in rete. La consapevolezza dell’azione del diavolo nella storia non deve scoraggiarci. Il pensiero finale deve essere, anche in questo caso, di fiducia e di sicurezza: “Sono con il Signore, vattene via”. Cristo ha vinto il demonio e ci ha donato lo Spirito Santo per fare nostra la sua vittoria. La stessa azione del nemico può volgersi in nostro vantaggio, se con l’aiuto di Dio la facciamo servire alla nostra purificazione. Chiediamo perciò allo Spirito Santo, con le parole dell’inno Veni Creator:
«Allontana da noi il nemico e donaci presto la pace. Con Te che ci fai da guida eviteremo ogni male». State attenti, che il diavolo è furbo. Ma noi cristiani, con la grazia di Dio, siamo più furbi di lui. Grazie.
Papa Francesco (25 settembre 2024)
“Gruppo 35-50”
Riprende vita il gruppo che da tre anni si ritrova, con scadenza quindicinale alla domenica ore 19. “Accidia, Invidia, Superbia” saranno i tre vizi capitali che affronteremo insieme agli antivirus quali “la pazienza, la modestia, l’umiltà”. Primo incontro: domenica 6 ottobre, ore 19.
Il 20 ottobre invece inizierà il gruppo “35-50 new”, un gruppo nuovo per offrire, a chi è in quella fascia di età, la possibilità di camminare insieme nelle scoperte e nelle fatiche della fede cristiana.
Se è vero che
Se è vero che l’anno liturgico è il luogo dove si forma e cresce la vita del singolo e della comunità cristiana, sarà sempre la liturgia della domenica, che scandisce il tempo e le stagioni della Chiesa, ad essere centrale.
Oltre a questo elemento della pasqua settimanale, potrebbe aver senso, se possibile, trovare il tempo per una Messa feriale. Le parrocchie offrono un orario possibile e diversificato anche a livello cittadino. Segnaliamo la ripresa della messa del mercoledì alle ore 6.30 a santo Stefano, da mercoledì 2 ottobre. Occasione per chi va a lavorare o a ragazzi delle superiori prima della scuola. Utile comunque la lettura dei testi liturgici scaricabili sul cellulare o usando il libretto in vendita “La tenda”.
Avvisi
- Martedì 1 ottobre: pellegrinaggio al santuario di Re in Val Vigezzo con visita a Domodossola
– alle ore 21: Consiglio pastorale a Novegro
- Mercoledì 2 ottobre, alle ore 6.30 a santo Stefano: inizio Messa per studenti e lavoratori
– alle ore 21: Consiglio pastorale a San Felice
- Venerdì 4 ottobre, alle ore 20.45, a santo Stefano: Confessione per adulti per prepararsi alla Cresima dei loro ragazzi
- Sabato 5 ottobre, alle ore 10 in Duomo: Ordinazione diaconale di 12 giovani
- Sabato 5 e domenica 6 ottobre, alle ore 15.30: Cresima dei ragazzi a santo Stefano
- Domenica 6 ottobre, alle ore 19 a santo Stefano: gruppo “35-50”